mercoledì 3 dicembre 2014

NOVENA A MARIA IMMACOLATA: quinto giorno - la bontà che non avrà mai fine!




PREGHIERA ALLA VERGINE IMMACOLATA
Vergine Immacolata, scelta fra tutte le donne per donare al mondo il Salvatore, serva fedele del mistero della redenzione, fa' che sappiamo rispondere alla chiamata di Gesù e seguirlo sul cammino dell vita che conduce al Padre.
Vergine tutta santa, strappaci dal peccato e trasforma i nostri cuori.
Regina degli apostoli, rendici apostoli, faa' che nelle tue sante mani noi possiamo divenire strumenti docili e attenti per la purificazione e santificazione del nostro mondo peccatore.
Condividi con noi la preoccupazione che grava sul tuo cuore di Madre, e la tua viva speranza che nessun uomo vada perduto.
Possa, o Madre di Dio, tenerezza dello Spirito Santo la creazione intera celebrare con te la lode della misericordia e dell'amore infinito.   
 AMEN



La Liturgia della Parola di oggi ci porta sul tema della "bontà misericordiosa": quella che Dio ha avuto nei confronti del genere umano, predisponendo la venuta del Figlio Unigenito nel mondo, per preparare per noi il "banchetto di grasse vivande", di "vini eccellenti" e "raffinati" di cui Isaia parla nella Prima Lettura.
Il tema ritorna anche nel Salmo, in cui preghiamo affermando che il Signore prepara per noi "una mensa, sotto gli occhi dei" nostri "nemici".
Ugualmente anche il Vangelo ci riporta all'idea di un Dio che vuole "sfamare" la Sua creatura e ben sappiamo che la moltiplicazione dei pani e dei pesci sarà preludio, nel Vangelo, per il discorso in cui Gesù inviterà i Suoi a cercare il Pane Vero, disceso dal Cielo, quel Pane che dona la Vita Eterna, cioè Lui stesso, nella Santa Eucaristia (cfr Gv 6, 22-58).
Gesù afferma di provare "compassione" per le folle che Lo seguono: è il "patire dell'Altro con l'altro" che sgorga dalla Carità inesauribile del Suo Cuore.
Anche in Maria Immacolata si può dire che il fiat nasce dalla Carità: amore verso Dio che si tramuta in obbedienza e piena corrispondenza ai Suoi progetti; amore verso coloro che, in Cristo, diverranno tutti suoi figli.
La carità di Maria Immacolata ci mostra ciò che saremo in Cielo: creature capaci di amare disinteressatamente, facendo scaturire ogni amore dalla sorgente unica che è Dio.
Quando Egli sarà realmente "tutto in tutti" (1 Cor 15,28), noi riusciremo a vedere veramente ogni santo come immagine e somiglianza Sua e ad amare tutti riconoscendoli come "miracoli" della bontà, della bellezza, della carità di Dio.
Maria Immacolata, divenendo Madre di Cristo ha aperto le porte alla carità più grande del suo cuore: accoglierci come figli, ai piedi della Croce.
Amarci non perché buoni, ma anzi, amarci perché redenti da Cristo; amarci perché bisognosi di un aiuto materno per lasciarci convertire da Lui; amarci perché necessitanti di quel Pane vero che sazia la fame di ogni uomo che si lascia cibare di Lui.
L'amore puro è amore disinteressato, amore che nasce dal fatto di vivere una vita di Grazia che Dio ci ha donato...per amore puro!

Scriveva Paolo VI, all'epoca ancora Arcivescovo di Milano:

"Maria ci rappresenta questo fatto unico nella vita umana, perciò dovrebbe costituire oggetto di un nostro duplice interesse: anzitutto per osservare l'aspetto del privilegio di Maria, cioè l'immunità dalla colpa originale, per renderci conto come mai fu risparmiata dalla triste eredità di Adamo; in secondo luogo dovremmo osservare la sovrabbondanza della grazia, della vita soprannaturale, che dovrebbe essere per noi ancora più attraente e più interessante, e cioè lo splendore, la bellezza, il candore, la capacità irradiante che emana dalla Madonna proprio perché è piena di grazia, perché illuminata dal di dentro dalla presenza santificante di Dio, che la rende innocente, perfetta, umanissima, e nello stesso tempo abitata e animata da Dio.
Tutto questo ci porterebbe a parlare della bontà di Maria: di quella non solo ricevuta per frazia, ma esercitata per virtù, starei per dire per temperamento, quasi che in tale espressione della sua unica e soavissima personalità si possa immaginare la mirabile fusione del dono traboccante di grazia e dell'uso che Maria ne fece, della coscienza ch'ella ne ebbe, delle forme gentilissime e potente, con cui lo seppe vivere ed esprimere.
Bontà di Maria, gioia di Dio; bontà di Maria, gioia del genere umano.
Come si fa ad usufruire di questa bontà?
Come si fa efficace ricordo alla intercessione di Maria?
Se chiamiamo Maria nostra madre, bisogna davvero professarci suoi figli e che ci mettiamo nella condizione voluta per il familiare colloquio della preghiera.
Bisogna entrare nella circolazione della grazia, o che aspiriamo almeno ad entrarvi, per goderne i benefici; e bisogna che le nostre volontà diventino docili e arrendevoli a quel volere divino, che non solo è condizione, ma causa della nostra salvezza".

 (G.B. Montini, Sulla Madonna - Discorsi e Scritti -Edizioni Studium; pp. 152;74-75)


Se vogliamo imparare ad amare in purezza, senza secondi fini, senza egoismi e distrazioni dal fine dell'amore - che è Dio - mettiamoci alla sequela di Maria.
Uniamoci al Signore nella Vita Sacramentale, come Lei è stata unita a Dio in modo unico, nella Sua Maternità del Verbo.
Lasciamoci condurre dall'Immacolata verso l'amore vero, che si fa "compassione", empatia, condivisione con gli altri.
Lasciamoci guidare da Lei per divenire "buoni" ad immagine dell'Unico Buono, che è Dio, sorgente di ogni bontà.

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