venerdì 19 dicembre 2014

NOVENA DI NATALE - QUALCOSA DI NUOVO STA ACCADENDO! - quarto giorno



"Vita ti ha chiesto, a lui l'hai concessa,
lunghi giorni in eterno"

(Sal 21,5) 
 
 "il nostro Dio in eterno e per sempre;
egli è colui che ci guida in ogni tempo"
 
(Sal 48,15)




Gherardo delle Notti, Adorazione dei pastori

Il mistero dell'Incarnazione di Dio che nasce come Uomo ci spinge a contemplare un'altra delle magnifiche "cose nuove" operate da Dio: l'eterna giovinezza che ci attende, se saremo fedeli all'Uomo-Dio che è Gesù Cristo.
Il Vangelo di oggi ce ne da' una conferma: il suo protagonista è Zaccaria, avanti negli anni, come anche anziana e finanche sterile è sua moglie Elisabetta.
Dio compie un miracolo - un fatto umanamente impossibile - e i due concepiscono un figlio, Giovanni Battista.
La fede in Dio di questa donna che non aveva evidentemente smesso di confidare, e l'Onnipotenza del Signore, sono gli elementi che rendono possibile questa novità.
E' come una riconquistata giovinezza di questa coppia di sposi, che superando le impossibilità oggettive, diventa feconda e mette al mondo un bambino.
In effetti è alla nascita di un Bambino che noi ci prepariamo...e non di uno qualsiasi, ma di un Uomo che sarà eterno....giovane per sempre, oltre il tempo.
E' vero che il passo definitivo di ciò sarà la Risurrezione, ma il germe dell'Uomo Eterno è qui, adesso, in quel Bimbo che adesso immaginiamo ancora nel grembo di Maria Vergine, ma che a Natale ricorderemo come nato tra noi, per noi...come noi.
La Sua prospettiva di eternità, presente fin dal primo istante del Suo incarnarSi, mette dinanzi ai nostri occhi la stupenda meraviglia di un Amore così grande da volerci donare la Vita Eterna, la Vita sempre giovane...
Miracoli come quello di una coppia anziana e sterile che genera un bambino ci ricordano proprio questo.
L'Avvento diviene allora il tempo in cui misurare la nostra capacità di rinnovarci continuamente per vivere da "giovani nel cuore".
Quante volte ci trasciniamo, come fossimo senza desideri, senza aspettative, senza voglia di fare cose nuove?
La giovinezza è il tempo proprio dell'energia creativa, della continua capacità di avviare nuove imprese, di vivere con freschezza i rapporti affettivi, coltivandoli giorno dopo giorno con piccole e grandi attenzioni.
Siamo chiamati alla vita eterna in Cristo, in quel Gesù che è nato come Uomo per essere Uomo per sempre... perché non cominciamo fin d'ora a sperimentare un assaggio di eternità?
Vivere con la giovinezza dello spirito significa cominciare a camminare su questa terra pensando e sapendo che, se noi lo vogliamo, la nostra vita non finirà mai....
com'è bello pregustare tutto questo, com'è affascinante sentire in noi che avremo una giovinezza eterna, nuova!
 
Mi tornano alla mente alcune parole che il sacerdote e il ministrante pronunciano nella Messa celebrata secondo il Rito di San Pio V:
 
"Introibo ad altare Dei- Ad Deum qui laetificat iuventutem meam"
"Mi accosterò all'altare di Dio - a Dio che allieta la mia giovinezza".

Dio è venuto in mezzo a noi...Si è fatto come noi.
L'eternamente giovane, l'Eterno per eccellenza ha assunto Carne umana, per farci eterni...per fare eternamente giovani noi che siamo di carne umana....
Egli sarà la gioia della nostra giovinezza eterna!
In Lui possiamo già rinnovare il nostro essere, per vivere proiettati nell'eternità, oltre le categorie temporali che necessariamente dobbiamo attribuirci in questa vita "storica", ma che perderanno senso quando saremo, finalmente, accanto a Colui che ci allieterà nel senza-tempo!

 

Nessun commento:

Posta un commento