domenica 25 dicembre 2016

sabato 24 dicembre 2016

Novena di Natale 2016/ 9


FAMIGLIA, CULLA DELL'AMORE 
E DELLA FEDE
9° giorno - I figli


Per prepararci al Santo Natale proviamo a riflettere sul tema della famiglia, argomento attualissimo e sempre presente nel pensiero della Chiesa, che anche in tempi recentissimi, in occasione del Sinodo, si è trovata a meditare sulle sfide che oggi i nuclei familiari sono chiamati ad affrontare. 
La presente novena è uno stralcio del sussidio già pubblicato in Ebook e in cartaceo.




 Dal Vangelo secondo Luca (Lc 2, 19-52)

Gesù  «rispose loro: “Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?”. Ma essi non compresero ciò che aveva detto loro.  
Scese dunque con loro e venne a Nazaret e stava loro sottomesso. E cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini.».


MEDITIAMO

Dal Magistero di papa Francesco

«A nessuno fa bene perdere la coscienza di essere figlio. In ogni persona, “anche se uno diventa adulto, o anziano, anche se diventa genitore, se occupa un posto di responsabilità, al di sotto di tutto questo rimane l’identità di figlio. Tutti siamo figli. E questo ci riporta sempre al fatto che la vita non ce la siamo data noi ma l’abbiamo ricevuta. Il grande dono della vita è il primo regalo che abbiamo ricevuto”. Per questo “il quarto comandamento chiede ai figli di onorare il padre e la madre (cfr Es 20,12). Questo comandamento viene subito dopo quelli che riguardano Dio stesso. Infatti contiene qualcosa di sacro, qualcosa di divino, qualcosa che sta alla radice di ogni altro genere di rispetto fra gli uomini. E nella formulazione biblica del quarto comandamento si aggiunge: “perché si prolunghino i tuoi giorni nel paese che il Signore tuo Dio ti dà”. Il legame virtuoso tra le generazioni è garanzia di futuro, ed è garanzia di una storia davvero umana. Una società di figli che non onorano i genitori è una società senza onore. È una società destinata a riempirsi di giovani aridi e avidi”».
(Francesco, Amoris Laetitia, nn. 188-189)


RIVOLGIAMO AL SIGNORE LE NOSTRE PREGHIERE

O Dio, nostro Padre, che nella santa Famiglia ci hai dato un vero modello di vita, fa’ che nelle nostre famiglie fioriscano le stesse virtù e lo stesso amore, perché, riuniti insieme nella tua casa, possiamo godere la gioia senza fine. 
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli [1].
AMEN

Padre Nostro, Ave Maria, Gloria al Padre


[1] Colletta della Liturgia della Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe.

venerdì 23 dicembre 2016

Novena di Natale 2016/ 8


FAMIGLIA, CULLA DELL'AMORE 
E DELLA FEDE
8° giorno - La paternità


Per prepararci al Santo Natale proviamo a riflettere sul tema della famiglia, argomento attualissimo e sempre presente nel pensiero della Chiesa, che anche in tempi recentissimi, in occasione del Sinodo, si è trovata a meditare sulle sfide che oggi i nuclei familiari sono chiamati ad affrontare. 
La presente novena è uno stralcio del sussidio già pubblicato in Ebook e in cartaceo.




 Dal Vangelo secondo Luca (Lc 2, 43; 46; 48)

«Il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero. Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai maestri, mentre li ascoltava e li interrogava. Al vederlo restarono stupiti, e sua madre gli disse: “Figlio, perché ci hai fatto questo? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo”». 


MEDITIAMO

Dal Magistero di papa Francesco

«Ogni famiglia ha bisogno del padre. La prima necessità è che il padre sia presente nella famiglia. Che sia vicino alla moglie, per condividere tutto, gioie e dolori, fatiche e speranze. E che sia vicino ai figli nella loro crescita: quando giocano e quando si impegnano, quando sono spensierati e quando sono angosciati, quando si esprimono e quando sono taciturni, quando osano e quando hanno paura, quando fanno un passo sbagliato e quando ritrovano la strada. Dire presente non è lo stesso che dire controllore! Perché i padri troppo controllori annullano i figli, non li lasciano crescere. Tante volte non c’è altra cosa da fare che aspettare; pregare e aspettare con pazienza, dolcezza, magnanimità, misericordia. Un buon padre sa attendere e sa perdonare, dal profondo del cuore. Certo, sa anche correggere con fermezza. Il padre che sa correggere senza avvilire è lo stesso che sa proteggere senza risparmiarsi».
(Francesco, Udienza generale, 4 febbraio 2015)


RIVOLGIAMO AL SIGNORE LE NOSTRE PREGHIERE

O Dio, nostro Padre, che nella santa Famiglia ci hai dato un vero modello di vita, fa’ che nelle nostre famiglie fioriscano le stesse virtù e lo stesso amore, perché, riuniti insieme nella tua casa, possiamo godere la gioia senza fine. 
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli [1].
AMEN

Padre Nostro, Ave Maria, Gloria al Padre


[1] Colletta della Liturgia della Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe.

giovedì 22 dicembre 2016

Novena di Natale 2016/ 7


FAMIGLIA, CULLA DELL'AMORE 
E DELLA FEDE
7° giorno - Bontà, tenerezza, fedeltà


Per prepararci al Santo Natale proviamo a riflettere sul tema della famiglia, argomento attualissimo e sempre presente nel pensiero della Chiesa, che anche in tempi recentissimi, in occasione del Sinodo, si è trovata a meditare sulle sfide che oggi i nuclei familiari sono chiamati ad affrontare. 
La presente novena è uno stralcio del sussidio già pubblicato in Ebook e in cartaceo.




 Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 2, 13-15)

«Essi erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: “Alzati, prendi con te il bambino e sua madre, fuggi in Egitto e resta là finché non ti avvertirò: Erode infatti vuole cercare il bambino per ucciderlo”.
Egli si alzò, nella notte, prese il bambino e sua madre e si rifugiò in Egitto, dove rimase fino alla morte di Erode».


MEDITIAMO

Dal Magistero di papa Francesco

«Nei Vangeli, san Giuseppe appare come un uomo forte, coraggioso, lavoratore, ma nel suo animo emerge una grande tenerezza, che non è la virtù del debole, anzi, al contrario, denota fortezza d’animo e capacità di attenzione, di compassione, di vera apertura all’altro, capacità di amore. Non dobbiamo avere paura della bontà, anzi neanche della tenerezza! Vivere in famiglia non sempre è facile, spesso è doloroso e faticoso, ma» è preferibile «una famiglia ferita che ogni giorno cerca di coniugare l’amore, a una famiglia e una società malata per la chiusura o la comodità della paura di amare. Una famiglia che una volta dopo l’altra cerca di ricominciare a una famiglia e una società narcisistica e ossessionata dal lusso e dalle comodità. Una famiglia con la faccia stanca per i sacrifici a una famiglia con le facce imbellettate che non sanno di tenerezza e compassione. L’amore non è facile, non è facile, no, ma è la cosa più bella che un uomo e una donna possono darsi a vicenda, il vero amore, per tutta la vita».
(Francesco, Omelia, 19 marzo 2013; Discorso, 15 febbraio 2016)


RIVOLGIAMO AL SIGNORE LE NOSTRE PREGHIERE

O Dio, nostro Padre, che nella santa Famiglia ci hai dato un vero modello di vita, fa’ che nelle nostre famiglie fioriscano le stesse virtù e lo stesso amore, perché, riuniti insieme nella tua casa, possiamo godere la gioia senza fine. 
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli [1].
AMEN

Padre Nostro, Ave Maria, Gloria al Padre


[1] Colletta della Liturgia della Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe.

mercoledì 21 dicembre 2016

Novena di Natale 2016/ 6


FAMIGLIA, CULLA DELL'AMORE 
E DELLA FEDE
6° giorno - Custodirsi in famiglia


Per prepararci al Santo Natale proviamo a riflettere sul tema della famiglia, argomento attualissimo e sempre presente nel pensiero della Chiesa, che anche in tempi recentissimi, in occasione del Sinodo, si è trovata a meditare sulle sfide che oggi i nuclei familiari sono chiamati ad affrontare. 
La presente novena è uno stralcio del sussidio già pubblicato in Ebook e in cartaceo.




 Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 1,24-25)

«Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l'angelo del Signore e prese con sé la sua sposa; senza che egli la conoscesse, ella diede alla luce un figlio ed egli lo chiamò Gesù».


MEDITIAMO

Dal Magistero di papa Francesco

«In queste parole è già racchiusa la missione che Dio affida a Giuseppe, quella di essere custode di Maria e di Gesù; ma è una custodia che si estende poi alla Chiesa. Come esercita Giuseppe questa custodia? Con discrezione, con umiltà, nel silenzio, ma con una presenza costante e una fedeltà totale, anche quando non comprende. Dal matrimonio con Maria fino all’episodio di Gesù dodicenne nel Tempio di Gerusalemme, accompagna con premura e tutto l'amore ogni momento. E’ accanto a Maria sua sposa nei momenti sereni e in quelli difficili della vita, nel viaggio a Betlemme per il censimento e nelle ore trepidanti e gioiose del parto; nel momento drammatico della fuga in Egitto e nella ricerca affannosa del figlio al Tempio; e poi nella quotidianità della casa di Nazaret, nel laboratorio dove ha insegnato il mestiere a Gesù. La vocazione del custodire è l’aver cura l’uno dell’altro nella famiglia: i coniugi si custodiscono reciprocamente, poi come genitori si prendono cura dei figli, e col tempo anche i figli diventano custodi dei genitori» . 
(Francesco, Omelia, 19 marzo 2013)


RIVOLGIAMO AL SIGNORE LE NOSTRE PREGHIERE

O Dio, nostro Padre, che nella santa Famiglia ci hai dato un vero modello di vita, fa’ che nelle nostre famiglie fioriscano le stesse virtù e lo stesso amore, perché, riuniti insieme nella tua casa, possiamo godere la gioia senza fine. 
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli [1].
AMEN

Padre Nostro, Ave Maria, Gloria al Padre


[1] Colletta della Liturgia della Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe.

martedì 20 dicembre 2016

Novena di Natale 2016/ 5


FAMIGLIA, CULLA DELL'AMORE 
E DELLA FEDE
5° giorno - Una casa per una famiglia


Per prepararci al Santo Natale proviamo a riflettere sul tema della famiglia, argomento attualissimo e sempre presente nel pensiero della Chiesa, che anche in tempi recentissimi, in occasione del Sinodo, si è trovata a meditare sulle sfide che oggi i nuclei familiari sono chiamati ad affrontare. 
La presente novena è uno stralcio del sussidio già pubblicato in Ebook e in cartaceo.




 Dal Vangelo secondo Luca (Lc 2, 1; 4-7)

«Un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Anche Giuseppe, dalla città di Nazaret, salì in Giudea alla città di Davide chiamata Betlemme. Doveva farsi censire insieme a Maria, sua sposa, che era incinta. Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c'era posto nell'alloggio».


MEDITIAMO

Dal Magistero di papa Francesco

«La mancanza di una abitazione dignitosa o adeguata porta spesso a rimandare la formalizzazione di una relazione. Una famiglia e una casa sono due cose che si richiamano a vicenda. La famiglia è un bene da cui la società non può prescindere, ma ha bisogno di essere protetta, “rispettata e difesa da tutte le usurpazioni”, soprattutto nel contesto attuale dove solitamente occupa poco spazio nei progetti politici. A volte sono drammatiche le angustie delle famiglie quando, in presenza della malattia di una persona cara, non hanno accesso a servizi sanitari adeguati, o quando si prolunga il tempo senza che si ottenga un impiego dignitoso. “Le famiglie soffrono in modo particolare i problemi che riguardano il lavoro. Le possibilità per i giovani sono poche e l’offerta di lavoro è molto selettiva e precaria. Le giornate lavorative sono lunghe e spesso appesantite da lunghi tempi di trasferta. Questo non aiuta i familiari a ritrovarsi tra loro e con i figli, in modo da alimentare quotidianamente le loro relazioni”» .
(Francesco, Amoris Laetitia,  n. 44)


RIVOLGIAMO AL SIGNORE LE NOSTRE PREGHIERE

O Dio, nostro Padre, che nella santa Famiglia ci hai dato un vero modello di vita, fa’ che nelle nostre famiglie fioriscano le stesse virtù e lo stesso amore, perché, riuniti insieme nella tua casa, possiamo godere la gioia senza fine. 
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli [1].
AMEN

Padre Nostro, Ave Maria, Gloria al Padre


[1] Colletta della Liturgia della Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe.

lunedì 19 dicembre 2016

Novena di Natale 2016/ 4


FAMIGLIA, CULLA DELL'AMORE 
E DELLA FEDE
4° giorno - Famiglia che non si chiude in se stessa


Per prepararci al Santo Natale proviamo a riflettere sul tema della famiglia, argomento attualissimo e sempre presente nel pensiero della Chiesa, che anche in tempi recentissimi, in occasione del Sinodo, si è trovata a meditare sulle sfide che oggi i nuclei familiari sono chiamati ad affrontare. 
La presente novena è uno stralcio del sussidio già pubblicato in Ebook e in cartaceo.





Dal Vangelo secondo Luca (Lc 1, 39-43)

«Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. ed esclamò a gran voce: “Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me?”».


MEDITIAMO

Dal Magistero di papa Francesco

«Nessuna famiglia può essere feconda se si concepisce come troppo differente o “separata”. Per evitare questo rischio, ricordiamo che la famiglia di Gesù, piena di grazia e di saggezza, non era vista come una famiglia “strana”, come una casa estranea e distante dal popolo. Proprio per tale ragione la gente faceva fatica a riconoscere la sapienza di Gesù e diceva: “Da dove gli vengono queste cose? […] Non è costui il falegname, il figlio di Maria?” (Mc 6,2-3). Questo conferma che era una famiglia semplice, vicina a tutti, inserita in maniera normale nel popolo. Neppure Gesù crebbe in una relazione chiusa ed esclusiva con Maria e Giuseppe, ma si muoveva con piacere nella famiglia in cui c’erano parenti e amici. Invece a volte succede che certe famiglie cristiane, per il linguaggio che usano, per il modo di dire le cose, per lo stile del loro tratto, per la ripetizione continua di due o tre temi, sono viste come lontane, come separate dalla società, persino i loro stessi parenti si sentono disprezzati o giudicati da esse».
(Francesco, Amoris Laetitia, n. 182)

RIVOLGIAMO AL SIGNORE LE NOSTRE PREGHIERE

O Dio, nostro Padre, che nella santa Famiglia ci hai dato un vero modello di vita, fa’ che nelle nostre famiglie fioriscano le stesse virtù e lo stesso amore, perché, riuniti insieme nella tua casa, possiamo godere la gioia senza fine. 
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli [1].

AMEN


Padre Nostro, Ave Maria, Gloria al Padre


[1] Colletta della Liturgia della Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe.

domenica 18 dicembre 2016

Novena di Natale 2016/ 3


FAMIGLIA, CULLA DELL'AMORE 
E DELLA FEDE
3° giorno - Famiglia, progetto di Dio


Per prepararci al Santo Natale proviamo a riflettere sul tema della famiglia, argomento attualissimo e sempre presente nel pensiero della Chiesa, che anche in tempi recentissimi, in occasione del Sinodo, si è trovata a meditare sulle sfide che oggi i nuclei familiari sono chiamati ad affrontare. 
La presente novena è uno stralcio del sussidio già pubblicato in Ebook e in cartaceo.





Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 1,18-21)

«Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto. Mentre però stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: “Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati”».


MEDITIAMO

Dal Magistero di papa Francesco

«Come cristiani non possiamo rinunciare a proporre il matrimonio allo scopo di non contraddire la sensibilità attuale, per essere alla moda, o per sentimenti di inferiorità di fronte al degrado morale e umano. Il sacramento del matrimonio non è una convenzione sociale, un rito vuoto o il mero segno esterno di un impegno. Il matrimonio è una vocazione, risposta alla chiamata a vivere l’amore coniugale come segno imperfetto dell’amore tra Cristo e la Chiesa.  Cristo Signore “viene incontro ai coniugi cristiani nel sacramento del matrimonio” e con loro rimane. Nell’incarnazione, Egli assume l’amore umano, lo purifica, lo porta a pienezza, e dona agli sposi, con il suo Spirito, la capacità di viverlo. La famiglia è l’ambito non solo della generazione, ma anche dell’accoglienza della vita che arriva come dono di Dio. Ogni nuova vita “ci permette di scoprire la dimensione più gratuita dell’amore. E’ la bellezza di essere amati prima: i figli sono amati prima che arrivino”. Questo riflette il primato dell’amore di Dio che prende sempre l’iniziativa, perché i figli “sono amati prima di aver fatto qualsiasi cosa per meritarlo”. Tuttavia, “tanti bambini fin dall’inizio sono rifiutati, abbandonati, derubati della loro infanzia e del loro futuro”. Se un bambino viene al mondo in circostanze non desiderate, i genitori o gli altri membri della famiglia, devono fare tutto il possibile per accettarlo come dono di Dio e per assumere la responsabilità di accoglierlo con apertura e affetto». (Francesco, Amoris Laetitia, nm. 35; 72; 67; 166)


RIVOLGIAMO AL SIGNORE LE NOSTRE PREGHIERE

O Dio, nostro Padre, che nella santa Famiglia ci hai dato un vero modello di vita, fa’ che nelle nostre famiglie fioriscano le stesse virtù e lo stesso amore, perché, riuniti insieme nella tua casa, possiamo godere la gioia senza fine. 
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli [1].

AMEN


Padre Nostro, Ave Maria, Gloria al Padre


[1] Colletta della Liturgia della Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe.