domenica 7 dicembre 2014

NOVENA A MARIA IMMACOLATA: nono giorno - la consolazione che non avrà mai fine!




PREGHIERA ALLA VERGINE IMMACOLATA
Vergine Immacolata, scelta fra tutte le donne per donare al mondo il Salvatore, serva fedele del mistero della redenzione, fa' che sappiamo rispondere alla chiamata di Gesù e seguirlo sul cammino dell vita che conduce al Padre.
Vergine tutta santa, strappaci dal peccato e trasforma i nostri cuori.
Regina degli apostoli, rendici apostoli, faa' che nelle tue sante mani noi possiamo divenire strumenti docili e attenti per la purificazione e santificazione del nostro mondo peccatore.
Condividi con noi la preoccupazione che grava sul tuo cuore di Madre, e la tua viva speranza che nessun uomo vada perduto.
Possa, o Madre di Dio, tenerezza dello Spirito Santo la creazione intera celebrare con te la lode della misericordia e dell'amore infinito.   
 AMEN



Della Liturgia della Parola di oggi  mi piace sottolineare un elemento preciso: la consolazione che riceveremo eternamente in Dio.
Lo ritroviamo in modo particolare nella Prima Lettura, tratta dal profeta Isaia, ed è interessante l'etimologia della parola "consolare" che ci rimanda a "con"+"confortare", verbo, quest'ultimo, che a sua volta ci riporta a "intero".
Troviamo dunque, in un solo termine, quasi tre rafforzativi, che ci danno però una sintesi mirabile del loro significato: la consolazione ci deriva dall'essere "con" Dio, l'unico che può essere quel "con"noi, quel compagno che ci conforta realmente, perché Egli solo è "l'intero" per eccellenza, e Colui che rende completi anche noi, attraverso l'unione con Lui.
In Maria Immacolata tutto questo si è già verificato: la speranza e l'attesa del Messia in lei si sono realizzate; grazie alla sua purezza è venuto a noi il Dio di ogni consolazione e Si è donato a noi tutto intero; grazie alla sua immacolatezza è giunto in terra l'Emmanuele, il "Dio con noi".
La vita di Maria Immacolata, in questo senso, è anticipo della nostra: la sua unione strettissima con Dio diventa lo specchio della nostra futura unione con Lui, fonte di ogni consolazione.
La sua vita è ascolto continuo della voce di Dio, di cui parla il Salmo di oggi; voce che reca  un annuncio di pace, di misericordia e di giustizia, un annuncio di un premio eterno; voce che ci parla anche attravero il magistero e la dottrina della Chiesa.
Maria Immacolata è per noi maestra d'ascolto, perché ella per prima ha ascoltato e custodito nel cuore le parole del Figlio. 
L'Immacolata, allora, ci può aiutare doppiamente: da un lato, facendo nostro il motto "ad Jesum per Mariam" a lei dobbiamo ricorrere affinché ci insegni a conoscere Cristo, a comprenderLo in quanto "verità"; dall'altra ci dona la speranza che sebbene la vita terrena non sia irrorata di consolazioni "materiali" (come ci è palese guardando all'esistenza storica della Madonna), ci attende quella consolazione irripetibile della vita eterna, in cui la pienezza di Dio si riverserà in noi e ci colmerà di gioia inimmaginabile.
E Maria è allora anche Ella per noi fonte di consolazione e madre che conforta.


Da arcivescovo, Paolo VI disse:
"La devozione a Maria risveglia nelle anime il senso religioso e lo riabilita all'incontro con Cristo. 
Maria ha una voce misteriosa per i lontani, che ancora volgono lo sguardo verso l'incanteole figura della bellissima, della purissima, della dolcissima donna, Madre della Vita, CONSOLATRICE PIETOSA, avvocata misericordiosa.
Una voce Maria ha per i deboli, i tiepidi, i mediocri, i consuetudinari, gli invecchiati, i delusi, che non possono resistere ad un certo accento di novità stimolante, di bontà commovente, di fiducia confortante che emana dalla perfettissima e semplicissima ancella del Signore.
Così altra voce Maria riserva ai buoni, ai fedeli, ai votati che non possono non sentire il lei la loro carissima maestra, la irginea assistente, la tenerissima madre.
E a tutti Maria tanto di sé parla quanto di Cristo fa comprendere: per Mariam ad Jesum.
Volgendosi a te, o Maria, anche il nostro volto può essere illuminato.
Vogliamo comprendere Cristo, tuo Figlio, come nostro Maestro.
Maestro di verità, Maestro unico. 
Ciò che Egli ci ha insegnato e che la Chiesa Madre e Maestra, saviamente ci ripete e ci spiega, dev'essere per noi definitivo.
Deve essere sicuro; e perciò deve essere fondamento del nostro edificio di pensiero e di vita.
Vogliamo imparare a confrontare le nostre impressioni e i nostri pensieri con le sue parole; queste devono essere la nostra luce e la nostra guida.
Maria, da' a noi il conforto della verità.
Maria, da' a noi la difesa dall'errore.
Maria rendi limpida la nostra anima, affinché possiamo comprendere; rendi puri i nostri occhi, affinché possiamo vedere. Da' a noi il dono e la gioia della sapienza".

(G.B. Montini, Sulla Madonna - Discorsi e Scritti -Edizioni Studium; pp. 34;54)

 

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