domenica 21 dicembre 2014

NOVENA DI NATALE - QUALCOSA DI NUOVO STA ACCADENDO! - sesto giorno



"Il Signore ti annuncia che farà a te una casa"

(2 Sam 7,11)


Gherardo delle Notti, Adorazione dei pastori

La Liturgia di oggi mi spinge a soffermarmi su una delle novità che Dio opera attraverso l'Incarnazione del Figlio: l'inizio del progetto della Salvezza...il rinnovamento dell'uomo.
Dio fa "nuovo" l'uomo perdonandoci in Cristo, Suo Figlio.
Guardiamo alle due figure che la Parola ci presenta in questa quarta Domenica d'Avvento: la prima è Davide, Re dalla cui discendenza sorgerà il Messia.
La particolarità di quest'uomo è che egli si è allontanato - per un certo tempo - dalla Legge del Signore, e la stessa genealogia di Gesù proclamata qualche giorno fa, ce lo ha rammentato:"Davide generò Salomone da quella che era stata la moglie di Urìa". (Mt 1,6).
Davide si era infatti innamorato di Betsabea e con lei aveva concepito un bimbo; la donna era però già sposata con Uria, soldato di Davide.
Perciò egli decise di mandare Uria  in combattimento e di farlo abbandonare da tutti gli altri compagni, in modo da farlo perire.
In seguito Davide si pente e ammette la propria colpa.
Nella Parola di oggi, Dio promette a Davide una casa, una discendenza, il riposo eterno.
Dio perdona l'uomo pentito. Oggi possiamo dire: Dio fa nuovo l'uomo che si pente e da quando il Figlio Si è incarnato, possiamo anche aggiungere che tutto questo avviene in Cristo, perché solo in Lui è la salvezza.
Tutto questo lo troviamo in modo evidente nel Vangelo, il quale ci parla di un'altra figura, quella di Maria.
La prescelta per essere la Madre di questo Bimbo Divino che Si fa Uomo come noi, in mezzo a noi e per noi.
Maria diventa quella "casa" di Dio, quella che il Signore aveva promesso di costruire a Davide, ed in cui è venuto ad abitare come Essere Umano.
Maria è il prototipo della creatura redenta: a lei vengono applicati in anticipo i meriti della Passione di Cristo, ma se Cristo non avesse assunto Carne Umana nel Suo Natale, non vi sarebbe stata neanche la Sua Passione per noi salvifica,lo strumento di redenzione scelto e voluto da Dio.
Ecco che allora queste due immagini dell'uomo Davide e della donna Maria possiamo ricompattarle, così come avviene nella genealogia di Gesù, tanto più che sappiamo che anche la Madre di Cristo è discendente della stirpe di Davide.

Mentre in Maria la novità della "redenzione" attraverso l'Umanità di Cristo avviene in modo straordinario ed unico (in modo anticipatorio e attraverso il "Sacramento" vivente che è Gesù stesso di cui Maria è il primo Tabernacolo ed Ostensorio), in Davide vediamo un po' il percorso che noi tutti possiamo affrontare per essere rinnovati nella nostra umanità incline al peccato: pentirci, lavorare per il Signore.
Con una nota su cui portare la nostra attenzione, e che ci viene lasciata come monito da Dio stesso nella prima Lettura, e da Maria nel Vangelo: rimanere umili.
Comprendere che le grandi imprese che il Signore vuole compiere attraverso di noi sono pur sempre realizzabili perché Egli ci dona capacità, strumenti, forza e volontà per realizzarle.
Tutto è dono di Dio.

L'Avvento è il tempo in cui "riscoprire" la nostra umanità di peccatori redenti attraverso il Figlio di Dio che Si fa Uomo come noi e che sulla propria Pelle, nella propria Umanità sconta il nostro peccato, per renderci capaci di implorare il perdono di Dio ogni volta che ci rivolgiamo a Lui dopo una caduta, e per ricevere il Suo perdono attraverso i Suoi Sacramenti, che passano tutti attraverso la Sacra Umanità di Gesù. 
Non dimentichiamo che i Sacramenti sono simboleggiati da quell'Acqua e da quel Sangue che sgorgano dal Corpo di Gesù dopo la trafittura in Croce, e quel Corpo è nato nella notte di Natale.
Non vi sarebbe Pasqua del Signore, se non vi fosse stato il Natale di Gesù Incarnato!

Guardiamo allora questi ultimi giorni che ci separano dal 25 dicembre come ad un momento privilegiato per riconciliarci con il Padre, per opera dello Spirito Santo e per mezzo del Verbo Incarnato, ricorrendo alla Sua Misericordia, attraverso il Sacramento della Riconciliazione.
Solo così potremo ricevere meno indegnamente quel Corpo Umano e Divino, Risorto e Vivente per sempre, che ci verrà donato nella Santa Eucaristia.
La nostra vera casa è Dio; in Gesù possiamo "dimorare", perché nel Suo Cuore Umano e Divino troviamo tutti riposo, protezione dai nemici; forza per vincere il male; amore che perdona e risana... solo in Gesù possiamo rivolgerci al Padre come figli; solo in Gesù possiamo alimentarci dello Spirito Santo ed essere ricolmati dei Suoi doni.
Allora saremo, come Davide, peccatori perdonati...e come Maria, casa vivente di Gesù!


Buona e Santa Domenica a tutti voi! 


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