lunedì 8 settembre 2014

FESTA DELLA NATIVITA' DI MARIA e MARIA BAMBINA




Ave Maria Bambina

  Ave, Maria Bambina, piccolina del Padre 
Il tuo viso irradia la Grazia Divina di Dio
mentre la luna riflette il sole mentre dormi, 
gli Angeli attorno alla tua culla cantano dolci melodie, 
Aiutami a chiamarLo Padre e a rispettare i suoi comandamenti
                             
Salve Maria Bambina, alba modesta dello Spirito Santo
la tua approvazione, un giorno, darai all’angelo che si inginocchierà al tuo fianco 
mentre io vago come pecora smarrita lungo il percorso della vita 
poni la tua piccolissima e delicata mano nella mia e conducimi alla dimora 

                                     
Salve Maria Bambina, Vergine e Madre del Figlio 
ora, la Tua giovane vita riposa nella culla 
un giorno, ti solleverai in piedi sotto alla Sua Croce nel profondo del Tuo dolore. 
                          
Oh mio Dio, Santo e Trino, io amo meditare sulla Tua esistenza
come amo cantare la Tua bambina Maria Benedetta, 
che è Tua figlia ed anche Tua pura sposa
e madre di Tuo Figlio.


Immagine dal sito del Carmelo di Parma



Quest'oggi si festeggia la Natività di Maria Ss. ed è un giorno in cui - in molti paesi e città d'Italia - si ricorda (proprio per questo motivo) "Maria Bambina".
La mia riflessione per quest'oggi vuole prendere spunto da entrambe le cose, Maria che nasce e Maria Bambina.
La prima idea per la meditazione trae origine dalla Liturgia della Parola che scandisce questa giornata.
Il Vangelo (Mt 1,18-23 nella forma breve) sottolinea un elemento importante: Maria in relazione a Cristo e...a Giuseppe.
In un certo senso, la pagina evangelica - partendo da Cristo, principio e fine del tempo, della storia e di ogni essere umano - narra la storia di Maria e di Giuseppe e si conclude poi nuovamente in Cristo, a cui verrà dato il nome di Emanuele "Dio con noi".
Questo ci permette di focalizzare l'attenzione sulla centralità della "missione" per chi viene chiamato da Dio alla vita.
Maria, come tutti, non nasce "per caso". 
Maria nasce per un progetto, per un disegno d'Amore del Padre.
Di più: Maria nasce per "IL" progetto per eccellenza, l'Incarnazione del Figlio, la nascita del Vero Dio e Vero Uomo.
La festa di oggi è allora necessariamente ricordo della doppia "chiamata" di Maria.
E' quello che sostanzialmente vuole sottolineare il secondo dei brani fruibili per la Prima Lettura.
Rm 8,28-30: Dio chiama per un compito, affinché meglio si possa manifestare l'essere creati "ad immagine e somiglianza Sua".
Grazie a Maria, che pronuncia il suo "sì" al piano divino dell'Incarnazione, anche per noi può realizzarsi quanto è avvenuto a Lei. Per ciascuno nella diversità delle vocazioni, dei disegni di Dio.
Ma come Lei, tutti siamo conosciuti ("amati" nel linguaggio biblico), tutti "predestinati" nel senso che per chiunque di noi c'è la chiamata alla salvezza - se sappiamo accogliere Dio nei Sacramenti e vivere quindi una vita di Grazia - ; tutti siamo quindi, in Cristo, resi figli di Dio (giustificati in Lui che ci ha redento) e destinati alla Gloria futura.
In Maria si compie tutto questo e già nella sua Immacolata Concezione, che la fa nascere "tutta santa": Maria è conosciuta (Myriam, in ebraico significa "Amata da Dio"); Maria è chiamata alla Gloria in modo speciale, già esente da peccato in terra; Maria è chiamata ad una missione.
Questa sua chiamata la vincola al suo essere Madre di Dio e sposa di Giuseppe.
Non si può pensare a Maria dissociandola dal suo sposo.
Il Vangelo di oggi ce lo ricorda.
Dio ha scelto la coppia santa per far nascere Suo Figlio in una famiglia santa.

Maria è stata dunque, come scrisse Dante, "Figlia del Suo Figlio".
Si può pensare che idealmente Dio l'abbia...portata in braccio, come si porta in braccio una bambina.
Dio ha sollevato Maria verso il Cielo, applicando a Lei in anticipo i meriti redentivi della Passione del Figlio, l'ha fatta camminare bene al di sopra del peccato e delle brutture della terra, ha impedito che potesse macchiarsi nel fango del mondo.
Dio ha innalzato Maria verso il Cielo perché le ha permesso di raggiungere un grado di Gloria superiore a quello di tutti gli altri santi ("guadagnato" però attraverso un pari grado di sofferenze superiori a quello di tutti gli altri...).
Dio ha elevato Maria al Cielo e l'ha resa Regina.

Ma le parole che oggi la Parola ci ha offerto sono un incoraggiamento anche a noi: Dio chiama la Sua creatura ad una vita nuova in Cristo, con Cristo e per Cristo; Egli offre a ciascuno una missione,  ha un progetto per ogni uomo; tende una mano alla Sua creatura  e le chiede di lasciarsi condurre sul sentiero della Sua Volontà.
Se l'uomo è capace di rispondere con la docilità di figlio, come ha fatto Maria, allora anche per ogni credente si ripete - in piccolo - il miracolo di Maria Bambina "portata in braccio" dal Padre.

Dio aspetta semplicemente che la Sua creatura si affidi a Lui, tenda le braccia verso di Lui e lo segua sul cammino tracciato per ciascuno.

Sull'esempio di Maria, Madre e Sorella per ognuno (come la tradizione carmelitana sottolinea) e modello di ogni credente, camminiamo verso il Cielo lasciandoci sollevare dal Padre!

Buona festa!

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