giovedì 24 aprile 2014

LA PIU' BELLA APPARIZIONE DEL RISORTO!


"Di questo voi siete testimoni"  

(Lc 24,48)




Il Tempo di Pasqua ci ha inabissati nel mistero della Risurrezione di Cristo, e nella sua funzione di Maestra, la Chiesa ci sta insegnando qualcosa attraverso la Sacra Liturgia, in particolar modo attraverso i vari brani del Vangelo che in questi giorni vengono proclamati.

Domenica siamo stati immersi nello stupore delle donne e dei discepoli, di fronte alla Risurrezione del Maestro, che non viene più trovato nel sepolcro.

Lunedì, Gesù stesso appare alla Maddalena, la quale Lo riconosce soltanto al sentirsi chiamare "Maria"!
Martedì sono i due discepoli di Emmaus ad affrontare un'esperienza simile: pur vedendo coi loro occhi il Signore, comprendono che è Lui soltanto al momento dello spezzare il pane.
E oggi, ancora una volta, il Maestro viene riconosciuto solo nel compiere un gesto "umanissimo": mangiare assieme ai Suoi.

Si potrebbe dire che tutto è prettamente "Cristologico" in queste relazioni discepoli-Maestro: il Verbo viene riconosciuto nel parlare, in quel "vocare", chiamare in senso ampio che richiama a quel "Dio disse" che è presente nel libro della Genesi e a quel "chiamare per nome" (cfr IS 43,1) che esprime in modo meraviglioso il senso dell'essere amati da sempre dall'Amore Stesso!
Il Verbo è Parola di Vita, è Parola Viva, che non può restare irriconoscibile per quelli che l'amano!
Il Verbo è Colui che Si dona all'uomo ricorrendo a gesti umani, attraverso la Sacratissima Umanità di Cristo. Ecco che ad Emmaus è nell'atto dello spezzare il pane che Egli viene identificato.
Il Verbo ha assunto realmente un Corpo: ecco il cibarsi che serve ai Suoi affinché Lo riconoscano.
In un certo senso, la pedagogia di Gesù in queste prime apparizioni sembra quasi condensare tutta l'economia della salvezza in una sintesi del Suo essere sì Parola, ma Parola Incarnata, che proprio nella Risurrezione non perde la Sua Umanità ma la "sublima", perché viene rivestita della Gloria del Padre.

C'è per noi, in queste tre apparizioni, un forte richiamo liturgico: la più bella apparizione del Risorto avviene ogni giorno, in quel Pane Eucaristico che altri non è se non il Cristo Risorto, che ancora, nel Suo Cuore Eucaristico conserva i segni della Passione e che ci chiama ciascuno per nome.

Lo riconosciamo?
Ritroviamo in quel Pane, allorché il Sacerdote - in Persona Christi - pronuncia la formula di consacrazione, quello stesso Gesù che è apparso alla Maddalena, ai discepoli di Emmaus e che ha mangiato dinanzi a molti altri dei Suoi?

Con quale atteggiamento rispondiamo a questa chiamata, a questa apparizione?

Siamo chiamati a rispondere con le parole della Maddalena: "Rabbunì"! "Maestro"!
E siamo chiamati a ripeterGli quanto Gli dissero ad Emmaus i due discepoli, ma con la convinzione interiore di parlare non ad uno sconosciuto qualsiasi, ma al Signore: "Mane nobiscum, Domine"! "Resta con noi Signore"!

Che lo stupore per il Dono Eucaristico possa albergare sempre nel nostro cuore, ricordandoci che dinnanzi a noi c'è il Cristo Risorto, Pane spezzato che ha preso dimora tra noi, per essere qui "sempre, fino alla fine del mondo" (Mt 28,20) e, ancora di più, per essere una cosa sola con noi, per l'eternità!

Nessun commento:

Posta un commento