giovedì 13 marzo 2014

PANE E PIETRE - Riflessioni a margine del Vangelo di oggi


"Chi di voi, al figlio che gli chiede un pane, darà una pietra
E se gli chiede un pesce, gli darà una serpe

Se voi, dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, 
quanto più il Padre vostro che è nei cieli 
darà cose buone 
a quelli che gliele chiedono"!
(Mt 7, 9-11)










Il Vangelo di oggi ci offre un interessante "gioco di parole" che rimanda - sottilmente - al Vangelo domenicale:

pane- pietra 

pesce -serpe

buone-cattivi

La prima Domenica di quaresima (Mt 4,1-11) ci ha presentato Gesù nel deserto, dove - condotto dallo Spirito -Egli è sottoposto alle tentazioni di Satana.
La prima delle seduzioni del maligno è quella dell'appetito: "dì che queste pietre diventino pane" (Mt 4,3).
La risposta di Cristo è lapidaria e rimanda alla Bibbia: "Non di solo pane vivrà l'uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio" (Mt 4,4).

Ritroviamo, in queste pericopi, il primo binomio: pietra-pane.

La pietra non è sempre "cattiva" in sè stessa: Giacobbe utilizza come stele la pietra che aveva usato per guanciale, prima della sua "lotta" con Dio; Davide con una pietra riesce a sconfiggere Golia; sulla pietra erano sacrificati gli animali, preludio del Sacrificio di Cristo; Mosè, stanco e vecchio, viene fatto sedere su una pietra durante la battaglia degli Israeliti contro Amelek; la casa deve essere fondata sulla roccia se non vuole crollare; Gesù è la pietra di inciampo per quanti non vogliono seguire la Buona Novella, è anche la pietra scartata dai costruttori, ma diventata pietra d'angolo.....Pietro è la roccia su cui Cristo - pietra viva - fonda la Sua Chiesa.
C'è però anche una pietra che assume - biblicamente - connotati negativi.
E' contro questa che nel Vangelo di oggi si scaglia il Maestro; è questa pietra quella "sbagliata" che Geù rifiuta nel deserto - e che così facendo dice anche a noi di rifiutare -.
Non va dimenticato che, nella Parola, ai nemici di Dio viene augurato di rimanere come pietre; che - come si legge in Ezechiele - il CUORE DI PIETRA è il cuore dell'uomo vecchio che Dio viene a sostituire con il CUORE DI CARNE, e ancora, che gli "idoli" pagani sono di pietra; che il seme caduto sulla pietra, non produce frutto e che con le pietre venivano lapidati i peccatori rei di morte.
D'altronde, anche Cristo sfugge "miracolosamente" a questo destino di lapidazione.

La pietra in senso negativo, estrapolata dal suo significato simbolico, è concretamente quell'insieme di cose che ci offre il male, quelle molte cose che sembrano soddisfare gli appetiti dell'uomo, ma che non riescono  a placare la sua sete di amore infinito.
La pietra è quanto anche nell'uomo stesso è inclinazione al peccato, quello che di brutto il fratello "scaglia" contro il proprio fratello.

Il diavolo, il "serpente antico" (Ap 12,9) è il "maligno" ed è in grado di offrirci solo pietre, pietre che promette di trasformare in pane, ma che non saranno mai il "vero" pane.
Solo Cristo è il "pane disceso dal Cielo" (Gv 6,51), solo questo è il pane "buono" del Padre Buono, secondo le stesse parole di Gesù che afferma: "solo Dio è buono" (cfr Mt 10,18).

Da qui la contrapposizione tra buono e cattivo, tra pesce e serpente, secondo binomio della Parola di oggi.
Solo Cristo è il Cibo vero, il Pane, il "Pesce" (uno dei simboli classici del cristianesimo), la Bontà.
Lui è quella "Parola" uscita dalla bocca di Dio, il Verbo, di cui dobbiamo nutrirci (cfr Mt 4,4).
E' esattamente quello che accade partecipando alla Santa Messa, dove ci saziamo di Parola e di Pane.


La Quaresima è allora il tempo in cui ci viene chiesto di rinnovare la nostra adesione al Bene, al Pane Vero, a Colui che, solo "ha parole di vita eterna" (Gv 6,6-8).
La quaresima può quindi essere un tempo "forte" in cui accostarsi con maggiore frequenza all'Eucaristia  e alla Parola, per chi non se ne nutre quotidianamente...
... e anche tempo di "adorazione" del Pane Eucaristico, e di preghiera per quanti si trovano nel bisogno di ricevere da Dio "cose buone", in mezzo alle tante preoccupazioni della vita.   

E' la Parola stessa, in questo tempo di preparazione alla Santa Pasqua, che ci offre spunti concreti per vivere concretamente le tre dimensioni quaresimali del digiuno, della penitenza e della preghiera.

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