mercoledì 29 gennaio 2014

NOVENA A SAN GIOVANNI BOSCO. Ottavo giorno: centralità dell'Eucaristia nella spiritualità di don Bosco e di ogni cristiano.






O San Giovanni Bosco, padre e maestro della gioventù,
che tanto lavorasti per la salvezza delle anime,
sii nostra guida nel cercare il bene delle anime nostre 
e la salvezza dei prossimo;
aiutaci a vincere le passioni e il rispetto umano;
insegnaci ad amare Gesù Sacramentato, 
Maria Ausiliatrice 
e il Papa;
e implora da Dio per noi una buona morte,
affinché possiamo raggiungerti in Paradiso.  AMEN!

 








OTTAVO GIORNO: CENTRALITA’ DELL’EUCARISTIA NELLA SPIRITUALITA’ DI DON BOSCO E DI OGNI CRISTIANO



Ai tempi di don Bosco, l'accesso alla Comunione non era quotidiano per tutti, così come siamo abituati a vedere/fare ai nostri giorni.
In questo senso, il santo è stato un precorritore dei tempi nell'incitare i fedeli, e i suoi ragazzi in particolar modo, alla Comunione frequente, anzi, come diceva spesso, "se possibile, quotidiana".
L'insistenza di don Bosco su questa "ancora di salvezza" (non va dimenticato che Gesù Eucaristia è uno dei pilastri della spiritualità salesiana, come già si evince dal "Sogno delle due colonne") è ovviamente e strettamente legata ad altri importanti elementi per la vita spirituale: accostarsi al Sacramento per eccellenza vuol dire vivere una vita di Grazia e fare ricorso al Sacramento della Confessione.

Ma ascoltiamo il pensiero di don Bosco e riflettiamo su quanto ci dice!




Dagli scritti di don Bosco:

Comprendi, o cristiano, che cosa vuol dire fare la Santa Comunione?
Vuol dire accostarsi alla mensa degli angeli per ricevere il corpo, il sangue, l’anima e la divinità di nostro Signore Gesù Cristo.
Gesù, avendo istituito questo Sacramento per il bene delle anime nostro desidera che noi vi ci accostiamo spesso.
I cristiani dei primi tempi andavano ogni giorno ad ascoltare la parola di Dio ed ogni giorno di accostavano alla Santa Comunione.
In questo Sacramento i martiri trovavano la loro fortezza, le vergini il loro fervore, i santi il loro coraggio.

E noi con quale frequenza ci accostiamo a questo cibo celeste?
Sant’Agostino dice così: se ogni giorno domandiamo a Dio il pane corporale, perché non procureremo, anche di cibarci ogni giorno del pane spirituale con la Santa Comunione?
Qualcuno dirà: io sono troppo peccatore.
Se tu sei peccatore, procura di metterti in grazia col Sacramento della confessione e poi accostati alla Santa Comunione e ne avrai grande aiuto.
Un altro dirà: mi comunico di rado per avere maggior fervore. E’ questo un inganno. Le cose che si fanno di rado, per lo più si fanno male.
Essendo frequenti i tuoi bisogni, frequente deve essere il soccorso per la tua anima.
Coraggio dunque, o cristiano, se tu vuoi fare un’azione, la più gloriosa a Dio, la più gradevole a tutti i santi del cielo, la più efficace per vincere le tentazioni, la più sicura a farti perseverare nel bene, questa è certamente la Santa Comunione”.

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