giovedì 12 settembre 2013

Ss. NOME DI MARIA -riflessioni mariane sulla Parola di oggi


La Liturgia della Parola di quest'oggi mi pare si sposi benissimo con la memoria (facoltativa sul piano liturgico) che ricordiamo, ossia il Nome di Maria Santissima.




Le letture del primo ciclo (quello degli anni dispari), ci presentano tre brani che possono facilmente rileggersi in chiave mariana.

Il testo paolino (Col 3,12-17) si può realmente applicare alla Vergine Madre di Dio e Madre Nostra, Signora del Cielo e della Terra:

Maria è la Vergine realmente "scelta e amata da Dio"  per portare a compimento la più sublime delle missioni: dare al mondo il Verbo Incarnato e divenire la nuova Eva, la Madre di tutti i credenti, "figura ed eccellentissimo modello" della e per la Chiesa "nella fede e nella carità" (LG, 53).

San Paolo esorta a rivestirsi "di sentimenti di tenerezza, di bontà, di umiltà, di mansuetudine, di magnanimità, sopportandovi a vicenda e perdonandovi gli uni gli altri" ed è esattamente quello che ha fatto Maria Santissima,  facendosi dolcezza e della protezione nei confronti del Figlio Suo e armandosi di magnanimità, sopportazione e perdono verso noi tutti che ne abbiamo causato la morte in Croce.
Maria si è fatta talmente tanto in grado di "perdonare", di essere tesa verso gli altri, da accettare di essere Madre di tutto il genere umano!
E come Madre benevola e realmente magnanima, non smette di intercedere presso il Padre, per ciascuno di noi.

Maria si è rivestita "di carità", anzi, di più: ha accolto in sè la Carità fattaSi Carne.
Ce l'ha donata e continuamaente ce la dona.
La Parola di Dio ha abitato in lei e poiché una Madre non smette mai di essere tale, questa Parola che vive in Maria, Maria continuamente la offre agli uomini, affinché sappiano ascoltarLa e seguirLa.
Nella Vergine trova pieno compimento quanto scrive l'apostolo delle genti: la Madre della Sapienza -figura della Madre Chiesa "Maestra"- cerca di insegnarci ogni cosa, per condurci a Gesù; il suo cuore continua a cantare come in un perenne Magnificat e tutta la sua esistenza (prima terrena, ora eterna) è un vero esistere a maggior gloria di Dio!

Come dice anche il Salmo 150, proclamato quest'oggi, Maria dà lode al Signore con la sua stessa vita, con il suo agire pienamente conforme alla Sua Volontà.

La Vergine Santissima ha attuato completamente il Santo Vangelo: ha amato i nemici - i crocifissori del Figlio- a tutti ha fatto e fa del bene, tanto che la chiamiamo "Avvocata nostra"  nella Salve Regina.
Gesù, nel Vangelo (Lc 6,27-38) dice "benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male".
Un' Avvocata intercede per tutti (il famoso aneddoto raccontato da Padre Pio, sulla "chiave falsa" per accedere in Paradiso...è una storiella che però ben descrive l'operato di Maria!) e cerca di trovare in ognuno quel punto di bene che possa fare da "salvacondotto"...
Maria proprio su quello lavora, su quello insiste affinché la Misericordia di Dio sia più grande della Giustizia e offra al peccatore sempre nuovi tempi e modi per rispondere all'Amore Infinito del Creatore
Don Bosco diceva che in ogni ragazzo c'è un punto accessibile al bene, e se volessimo parafrasare questo concetto, potremmo a ragione dire che Maria vuole trovare in ogni anima questo punto "positivo" e favorevole su cui lavorare!

"A chi ti percuote sulla guancia, offri anche l’altra; a chi ti strappa il mantello, non rifiutare neanche la tunica. Da’ a chiunque ti chiede, e a chi prende le cose tue, non chiederle indietro":

Maria è stata "percossa" nelle Carni del Figlio -che erano anche carne della sua carne! - e non si è sottratta a questo strazio; Maria è stata privata del mantello nel vedere il Figlio spogliato di quella tunica tutta cucita da un pezzo che lei stessa aveva preparato per Lui; a chiunque ha chiesto ha dato: ha donato il bene per lei più prezioso. 
Ha assistito alla Crocifissione dell'Amatissimo e unico Figlio.

Ha chiesto mai indietro qualcosa?
No, al contrario: è così generosa che a piene mani continua a dispensare-come una tesoriera- tutti gli "averi" di Gesù.
Maria insiste, prega, spera, ama, affinché noi possiamo prepararci a ricevere e riceviamo le mille e mille grazie che Dio vorrebbe e vuole concederci.

E' grande, immenso, l'amore di Maria verso tutti, anche quando siamo ingrati, peccatori, traditori.
Maria non condanna, non giudica: in lei vediamo solo e soltanto, l'amore di mamma che desidera -a tutti i costi- riportare i figli nella casa paterna.

Date e vi sarà dato: una misura colma, traboccante.

Maria ha dato e dona il Figlio a noi: ed è stata fatta Madre di tutti, Regina del Cielo e della Terra.
Il suo SI' ininterrotto da duemila anni fa è la porta che le spalanca la più alta delle dignità: essere Madre di Dio.

Invochiamo con fiducia il nome di questa buona Madre, così potente che San Massimiliano Maria Kolbe diceva:
"Se Lucifero potesse invocare per la propria salvezza, la santissima Vergine con la sola parola "Maria", raggiungerebbe il paradiso all' istante. 
Tanto più un uomo, anche se si trovasse nei momenti più duri e più disperati della vita".

  
Il Nome di Gesù è quel Nome in "assoluto" potente davanti cui tutti si piegano; la grandezza del Nome di Maria è quel potere "relativo", per Grazia, derivato da Dio, davanti cui -altrettanto- tutto si piega!

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