domenica 24 febbraio 2013

TRASFIGURAZIONE....


"Gesù prese con sé 
Pietro, Giovanni e Giacomo 
e salì sul monte
a pregare. 

Mentre pregava,
il suo volto cambiò d’aspetto
e la sua veste divenne
candida e sfolgorante".

(Lc 9,28-29)


Domenica della Trasfigurazione, Domenica dela "meraviglia", dello stupore, della bellezza dello stare insieme: insieme a Gesù.


Mi piace pensare ad un passaggio, un tratto di quotidianità che si può scorgere nel Vangelo di oggi (Lc 9,28-36).

L'episodio della Trasfigurazione ci presenta tre discepoli accanto al Maestro, tre discepoli fortunati, "prediletti", tanto da poter partecipare ad un momento di manifestazione di Gesù che gli altri non hanno visto.

C'è un qualcosa di feriale in questo evento festivo, di ordinario nello straordinario, di giornaliero nel raro.

Gesù è con i Suoi, con tre dei Suoi.
Con quei tre che sono sempre stati con Lui, che saranno con Lui anche dopo quel giorno sul Monte Tabor.
Gli stessi che Gli saranno più a fianco nell'Orto degli Ulivi.

Sulla cima del Monte, Pietro, Giacomo e Giovanni assistono a uno "spettacolo" di rara bellezza, vivono una dimensione nuova del Maestro, ne sono resi partecipi.
Gesù li coinvolge nel momento più "alto" della Sua preghiera, della Sua intimità col Padre!

Si può immaginare forse solo pallidamente quello che sarà passato nei loro cuori, in quei momenti.

Stupore, incanto, sentire il fascino di un Uomo che è Dio e che si mostra nella Sua Bellezza di Uomo Creatura che loda l'Onnipotente, ma anche di Dio Figlio che entra talmente tanto in contatto con Dio Padre da far trasparire anche al di fuori, nella Sua Carne, l'intimo contatto dell'Uomo con Dio, di Dio con Dio....

Da quell'istante in poi, qualcosa sarà irreparabilmente -e fortunatamente!- cambiato "per sempre" nella vita dei tre discepoli.
Il ricordo di quel momento, di quella "Trasfigurazione" si sarà impressa definitivamente nei loro cuori.
Avranno guardato Gesù, anche nei momenti più ordinari del loro stare insieme, ricordandoLo per quello che -loro soli- avevano potuto contemplare in Lui.

Trasfigurare....l'etimologia ci riporta a "trans" :al di là e "figura":aspetto.

Trasfigurare: andare oltre l'aspetto, superare il visibile, scoprire dentro, nell'essenziale, nell'essenza...

La Domenica della Trasfigurazione ci interpella: scoprire la presenza di Dio nel nostro feriale, quotidiano, nell'apparentemente banale e ordinario giornaliero della vita...come i tre del Monte seppero -da quel giorno in poi- vedere sempre "oltre" l'aspetto di Gesù.
Trasfigurare il mondo che ci avvolge, perché in realtà, in esso, è Dio Creatore che ci "abbraccia"!

La Trasfigurazione ci chiede anche un'altra cosa: imparare a scorgere la "luminosità" di quanti ci circondano, certi che anche in loro è presente un "germe" divino, l'immagine e la somiglianza con Dio!

Buona Domenica della Trasfigurazione! 

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