lunedì 3 dicembre 2012

NOVENA A MARIA IMMACOLATA: DALLA FEDE DEL CENTURIONE A QUELLA DI MARIA....


La Liturgia della Parola, quest'oggi ci presenta la figura del centurione romano che supplica Gesù per ottenere la guarigione di un suo servo (Mt 8,5-11).

E' una scena toccante, che commuove intimamente Nostro Signore, tanto da suscitare in Lui il sentimento della meraviglia!
Un centurione romano e pagano...desta l'ammirazione, la lode del Verbo Incarnato!

Quale non sarà stato, allora, lo stupore di Dio difronte alla fede di Maria Santissima Immacolata: una Vergine che crede sia possibile quanto l'Angelo Gabriele le annuncia, un concepimento verginale, un parto verginale...la nascita di un Uomo che è Dio, il Salvatore atteso da Israele!

La figura del centurione, spunto per meditare su quella dell'Immacolata nel corso di questa novena, ci aiuta anche a tratteggiare lo "stile" della fede che ci viene richiesta per ottenere grazie...la stessa fede che ha avuto per prima proprio la Vergine Immacolata.
  • E' una fede a cui Gesù riconosce un potere grandissimo: basterebbe averne tanta quanto un granello di senapa per poter sradicare i gelsi (Lc 17,6) e trapiantarli nel mare o, addirittura, spostare le montagne (Mt 17,20). 

Cristo Signore ci stupisce con una Sua battuta finale al riguardo: "e niente vi sarà impossibile" .
A noi sembra che Dio chieda molto: in realtà si accontenta del nostro poco.
Ci dice: abbi fede quanto un granello di senapa, il seme più piccolo che esista sulla faccia della terra...e potrai ottenere l'impossibile.
Perché "nulla è impossibile a Dio" (Lc 1,37)!

Dio ci dice: fidati ..."un po'" di Me e compirò grandi cose anche nella tua vita, come le ho compiute in quelle di Maria, in quelle di quanti ho lodato nel Vangelo, proprio per la loro fede!

  • "Io non sono degno che tu entri sotto il  mio tetto" dice il centurione a Gesù. E così facendo riconosce la sproporzione immensa fra il Creatore e la creatura. E' lo stesso atteggiamento di Maria Santissima: l'umiltà: la Vergine si definisce infatti "serva del Signore"(Lc 1,38).
E' un'umiltà vera, non finta, tanto che non diventa occasione per non avvicinarsi al Signore, ma al contrario, è una molla che ci consente di dire: so di non meritare nulla, ma so anche che Tu vuoi che noi chiediamo, e che ci vuoi colmare del Tuoi doni. 
Concedimeli nella Tua Infinità Bontà!

  • "Dì soltanto una parola ed il mio servo sarà guarito" : il centurione, il pagano, il romano, l'uomo benestante....a modo suo riconosce una grande verità, che spesso noi cristiani svalutiamo, dimentichiamo, diamo per scontata. DIO E' PAROLA CREATRICE, POTENTE...ONNIPOTENTE. La Parola compie nel momento stesso in cui viene pronunciata. "La Parola di Dio è viva ed efficace" (Eb 4,12). La Parola di Dio è Cristo Incarnato, Cristo Salvatore!
E' lo stesso atteggiamento di Maria: crede alla Parola di Dio che le reca l'angelo. "Si compia in me secondo la tua parola" (Lc 1,38 nella nuova traduzione Cei 2008)! 

Chiediamo a Maria Santissima di poter essere anche noi capaci di destare stupore in Nostro Signore, di essere lodati ed esauditi per la nostra fede.
Cominciamo con l'andare incontro al Signore, come ci mostra il centurione romano in apertura della pagina evangelica; 
scongiuriamo il Signore di esaudirci, laddove lo scongiurare non è un'esposizione scomposta e disperata di sentimenti e bisogni, ma un'apertura del nostro cuore al Cuore Misericordioso di Dio;
diciamo dunque a Lui quali sono i nostri bisogni, le nostre necessità....PREGHIAMOLO ANCHE PER GLI ALTRI, per quelli CHE CI STANNO A CUORE.

E' stupenda la scena di questo centurione romano che supplica Gesù con grande fede affinché guarisca il suo servo!
E lo chiama "il mio servo", il servo che "è in casa, a letto, paralizzato e soffre terribilmente"!
Che meravigliosa manifestazione di affetto fraterno, nei confronti di un servo!
Non uno qualunque, ma " IL MIO SERVO"!
Non uno qualunque....ma proprio quel servo che giace a letto pieno di sofferenze...di terribili sofferenze!
Il centurione descrive con amore grande, con compassione, con "compartecipazione" il dolore del suo servo....

Quante volte, Maria Immacolata, si china su di noi, verso di noi, indirizzando al Figlio le sue e nostre preghiere, per i bisogni di noi poveri sofferenti...
Lo ha fatto a Cana di Galilea, lo avrà fatto in molte altre occasioni che i Vangeli hanno preferito non narrare... possiamo immaginare che, con premura e amore senza pari, avrà supplicato Gesù per i bisogni del suo casto Sposo, San Giuseppe.

Che la Vergine ci ottenga, con la sua Purezza, la capacità di presentare al Signore, con vera sincerità di spirito, i bisogni personali e quelli dei nostri fratelli sofferenti.




PREGHIERA ALLA VERGINE IMMACOLATA

Vergine Immacolata, scelta fra tutte le donne per donare al mondo il Salvatore, serva fedele del mistero della redenzione, fa' che sappiamo rispondere alla chiamata di Gesù e seguirlo sul cammino dell vita che conduce al Padre.
Vergine tutta santa, strappaci dal peccato e trasforma i nostri cuori.
Regina degli apostoli, rendici apostoli, faa' che nelle tue sante mani noi possiamo divenire strumenti docili e attenti per la purificazione e santificazione del nostro mondo peccatore.
Condividi con noi la preoccupazione che grava sul tuo cuore di Madre, e la tua viva speranza che nessun uomo vada perduto.
Possa, o Madre di Dio, tenerezza dello Spirito Santo la creazione intera celebrare con te la lode della misericordia e dell'amore infinito.

AMEN


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