giovedì 16 agosto 2012

SECONDO ANNO DI PREPARAZIONE AL BICENTENARIO DELLA NASCITA DI DON BOSCO: la sua pedagogia



Oggi prende il via il secondo dei tre anni in preparazione al bicentenario della nascita di Don Bosco.
Sarà un tempo dedicato all'approfondimento della pedagogia del santo educatore, come indicato anche nella lettera di indizione del Rettor Maggiore, Pascual Chavez:

 «Oggi è necessario approfondire la pedagogia salesiana. 
C’è bisogno cioè di studiare e realizzare quell’ aggiornato sistema preventivo auspicato da Don Egidio Viganò …  di sviluppare le sue grandi virtualità, di modernizzarne i principi, i concetti, gli orientamenti, di interpretare oggi le sue idee di fondo: la maggior gloria di Dio e la salvezza delle anime; la fede viva, la ferma speranza, la carità pastorale; il buon cristiano e l’onesto cittadino; il trinomio “allegria, studio, e pietà”; le “tre S”: salute, scienza, santità; la pietà, moralità, cultura; l’evangelizzazione e la civilizzazione. 

Lo stesso si dica per i grandi orientamenti di metodo: farsi amare prima di - piuttosto che - farsi temere; ragione, religione, amorevolezza; padre, fratello, amico; familiarità soprattutto in ricreazione; guadagnare il cuore; l’educatore consacrato al bene dei suoi allievi; ampia libertà di saltare, correre, schiamazzare a piacimento».

Il programma pedagogico di don Bosco, come si evince da questo breve estratto, è veramente ricchissimo, non solo di obiettivi da realizzare, ma anche di spunti a partire dai quali parlare, conoscere, approfondire....attuare.

Anche quest'anno il blog vuole offrire il suo piccolo contributo "alla causa salesiana", nella speranza che Giovannino Bosco sia conosciuto, amato, imitato!
Per scoprire don Bosco "pedagogo" e "pedagogista" bisogna andare a cercare già negli anni dell'infanzia del santo torinese, perché la pedagogia salesiana nasce, in un certo senso, già nel suo ambiente familiare, alle prese con parenti ed amici.

Don Bosco, ancora "Giovannino" Bosco è già educatore in famiglia: lo è con suo fratello Antonio, il duro di casa; con mamma Margherita -che rimane però la sua prima maestra!-, con i suoi compagni di giochi e di scuola...

Ma cosa vuol dire "pedagogia" e che differenza passa fra un pedagogo ed un pedagogista?

 "PEDAGOGIA" : "teoria dell'educazione mirante a determinare i fini del processo educativo e i modi più atti a conseguirli" (Diz. etimologico DELI)

La parola PEDAGOGIA deriva dal greco "paidagogos ", "colui che conduce i fanciulli".

Da questo termine derivano sia PEDAGOGISTA che PEDAGOGO: il primo -semplificando i concetti-  è l'esperto della "tecnica", dell'arte teorica della pedagogia;
il secondo è colui che applica ai casi concreti i concetti studiati, elaborati, intuiti: in pratica, il vero e proprio educatore.

In sintesi, uno è il tecnico e l'altro...il meccanico, ma Don Bosco ha saputo coniugare in sé entrambi i ruoli: creando la pedagogia salesiana e mettendola in pratica prima ancora di sapere che fosse proprio...pedagogia!

Don Bosco, in un certo senso, è "nato" educatore, il Signore lo ha predisposto per questo ruolo.
Al santo poi, il compito di comprendere questa sua missione, di sviluppare in concetti teorici ed in applicazione pratica quello che in un certo modo già gli riusciva naturale: l'arte dell'educatore con l' "AMOREVOLEZZA SALESIANA".

Nel corso dei prossimi post dedicati a questo argomento, il blog si propone di presentare qualche aspetto del don Bosco pedagista e pedagogo, dagli anni dell'infanzia fino a quelli della maturità.

Buona giornata a tutti!

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