lunedì 26 dicembre 2011

"VENNE FRA I SUOI"....e noi siamo i suoi che hanno accolto Gesù?



Gesù e il giovane ricco
Il Vangelo di ieri (Gv 1,1-18), solennità del Natale del Signore, ci ha posto di fronte ad un interrogativo sempre attuale, di grande rilevanza per noi che ci diciamo cristiani.
Si tratta di una domanda che, ben riletta, può realmente sconvolgere la nostra esistenza e porci dinanzi all'UNICO che veramente valga la pena di incontrare....

"Venne fra i suoi e i suoi non lo hanno accolto"(Gv 1,11).


Questo versetto del prologo di Giovanni ci "colpisce" come un boomberang: noi siamo i suoi....abbiamo accolto Gesù, il Verbo fattoSi Carne per la nostra salvezza?

In primo luogo, per rispondere a questa domanda, che scuote le fondamenta delle nostre sicurezze "religiose", bisognerebbe chiedersi: chi sono questi "suoi"?

"In propria venit, et sui eum, non receperunt" si legge nella versione latina dello stesso prologo.
Venne fra "i propri", un termine ancora più forte del seguente, "i suoi".

Ma anche la precedente traduzione della Bibbia in lingua corrente ci fornisce un aiuto per rispondere alla domanda: "Chi sono i suoi"?
Si leggeva infatti nella Bibbia di Gerusalemme, traduzione del 1972: "Venne fra la sua gente, ma i suoi non l'hanno accolto" .

Tirando le "somme", ma partendo sempre da quel "I SUOI" che è l'elemento rimasto in comune fra le tre versioni, si può dire che essi siano:
  • in primo luogo i Suoi concittadini e connazionali che in Lui non riconobbero il Figlio di Dio, il Verbo Incarnato....e che disprezzandolo per quelle Sue parole che consideravano addirittura "bestemmie", non Lo accolsero alla fine nemmeno come un profeta, ma ne fecero un reietto, un delinquente... In Gesù essi non "videro" nè Dio, nè un uomo...perché ad un uomo non si riserva una sorte tanto "disumana". Rifiutando Gesù hanno rifiutato la Luce che anche in loro doveva brillare. Di scribi e farisei, Egli dirà infatti "i farisei e i dottori della Legge hanno reso vano il disegno di Dio su di loro" (Lc 7,24)
  • in secondo luogo, i "suoi" sono, più da vicino, quanti da Lui chiamati.....che però rifiutarono di ascoltare questa chiamata fino in fondo e si lasciarono vincere dalle seduzioni del male, del potere, del denaro.... Ne è un esempio Giuda, che vendette il Figlio dell'Uomo per trenta denari; ne è un altro esempio il giovane ricco che, pur chiamato ed affascinato da Gesù, se ne andò triste, lasciandoLo, perché non se la sentiva di perdere i suoi "molti beni" (Mc 10,17) per seguirLo. Anche questi spensero la Luce che voleva brillare in loro, perché seguirono altre false luci....quelle finte luminarie che abbagliano, ma poi accecano!
  • a livello più "generale", i "suoi", i "propri" sono anche tutti gli uomini, modellati, "creati" anche ad immagine e somiglianza di Dio Figlio e creati per amarLo e per ricevere il Suo amore! In Gesù, nuovo Adamo, noi abbiamo, potremmo dire in senso semplicistico, il nostro "capostipite", per mezzo del quale anche noi siamo stati creati e mediante il quale veniamo pure generati come figli di Dio e quindi come fratelli  di ed in Cristo Gesù. I Romani non credettero in Lui....ed erano anche loro uomini, creati per la speranza della salvezza....
I "suoi" che non Lo accolgono sono purtroppo presenti ancora oggi 
  • tanti "chiamati", purtroppo a volte disattendono la sequela, per seguire altre strade;
  • molti uomini si "convertono" alle "nuove religioni" o, semplicemente, vivono una vita di indifferenza rispetto alla figura di Gesù....
E noi, noi che ci diciamo cristiani, che siamo cattolici battezzati e confermati.... come viviamo il nostro rapporto con Gesù?

Lo accogliamo fino in fondo, anche quando questo ci costa rinuncia al proprio io, alle immoralità, alle ingiustizie, ai desideri cattivi, agli impeti del momento?

La pagina biblica di ieri ci ha messo dinnanzi non solo alla "sconfitta" di una storia che non sa riconoscere il Figlio di Dio, ma anche davanti alla SPERANZA di una realtà temporale in cui è possibile accettare totalmente la luce che viene nel mondo:


"A quanti però lo hanno accolto 
ha dato potere di diventare figli di Dio:
 a quelli che credono nel suo nome, 
i quali non da sangue, né da volere di carne, 
né da volere di uomo, 
ma da Dio sono stati generati"
 (Gv, 1, 12-13)

Se si prova a rileggere la "storia" (di cui Gesù è SIGNORE!) alla luce di questa speranza...ecco apparire Nicodemo -ebreo, fariseo, membro del Sinedrio- che si fa discepolo del Cristo;
ecco apparire santi come Edith Stein, filosofa...atea...ebrea, che folgorata dalla lettura di Santa Teresa d'Avila, trova in Cristo la VERITA' e si fa cristiana cattolica, monaca carmelitana, martire per la fede;
ecco venirci incontro Longino, soldato romano, pagano....che sotto la Croce si converte e si fa da straniero fratello, da pagano credente;
ecco, ancora, la storia di Agostino d'Ippona, che dopo anni di "sballottamenti" morali e religiosi, passando anche per falsi credi, ritrova la "strada di casa"....e si fa cristiano cattolico...vescovo...santo, dottore della Chiesa!
Ed...infine...ecco  un San Pietro...che pur sbagliando dopo la sua chiamata, si rialza, si rimette in cammino...e a lui viene detto: "PASCI I MIEI AGNELLI" (Gv 21,15), "a te darò le chiavi del regno dei Cieli" (Mt 16,19)!

E noi, io, tu....quali "suoi"di Gesù siamo?
A ciascuno di noi, il Vangelo di ieri pone la domanda: HAI ACCOLTO GESU'? 


Che la Vergine Maria, donna del "SI", ci renda capaci di riconoscere e accogliere in noi la Luce che è venuta nel mondo, la Luce che viene ogni giorno, ogni momento!

Nessun commento:

Posta un commento