giovedì 1 dicembre 2011

NOVENA ALL'IMMACOLATA CONCEZIONE -Terzo giorno-





PREGHIERA ALLA VERGINE IMMACOLATA

Vergine Immacolata, scelta fra tutte le donne per donare al mondo il Salvatore, serva fedele del mistero della redenzione, fa' che sappiamo rispondere alla chiamata di Gesù e seguirlo sul cammino dell vita che conduce al Padre.
Vergine tutta santa, strappaci dal peccato e trasforma i nostri cuori.
Regina degli apostoli, rendici apostoli, faa' che nelle tue sante mani noi possiamo divenire strumenti docili e attenti per la purificazione e santificazione del nostro mondo peccatore.
Condividi con noi la preoccupazione che grava sul tuo cuore di Madre, e la tua viva speranza che nessun uomo vada perduto.
Possa, o Madre di Dio, tenerezza dello Spirito Santo la creazione intera celebrare con te la lode della misericordia e dell'amore infinito.

AMEN









"Come a causa di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo e con il peccato la morte, così anche la morte ha raggiunto tutti gli uomini, perché tutti hanno peccato.
La morte regnò da Adamo a Mosè anche su quelli che non avevano peccato con una trasgressione simile a quella di Adamo, il quale è figura di colui che doveva venire.
Ma il dono di grazia non è come la caduta: se infatti per la caduta di uno solo morirono tutti, molto di più la grazia di Dio e il dono concesso in grazia di un solo uomo, Gesù Cristo, si sono riversati in abbondanza su tutti gli uomini.
Come dunque per la colpa di uno solo si è riversata su tutti gli uomini la condanna, così anche per l'opera di giustizia di uno solo si riversa su tutti gli uomini la giustificazione che dà vita" (Rm 5, 12; 14-15; 18-19)


Cristo è il nuovo Adamo, l'uomo "nuovo", puro, santo: in principio Dio aveva concepito una creatura che, esente dal male, avrebbe potuto vivere per sempre nel Paradiso terrestre.
La Genesi narra però la storia della "caduta" dell'uomo, che segue la donna, Eva, nel mangiare la mela, il frutto dell'albero della conoscenza del bene e del male, che Dio stesso aveva loro vietato di utilizzare per nutrirsene.
L essere umano, trasgredendo al comando di Dio, si erge a giudice e arbitro di sé stesso...e scivola nel peccato della "superbia", lo stesso peccato che spinse alla ribellione satana ed i suoi angeli.


Adamo ed Eva: progenitori del genere umano..."soci" nella caduta dell'uomo dalla grazia al peccato.


Se Cristo è il nuovo Adamo, allora Maria è la nuova Eva, e lo è in due sensi:
  • da un lato è la prima creatura a ricevere in abbondanza il frutto dell' "opera di giustizia di uno solo", cioè del Cristo. Anzi, lei riceve questo frutto in maniera tutta particolare: viene concepita come IMMACOLATA, senza peccato. La sua salvezza, per così dire, il suo riscatto dal genere umano peccatore, avviene prima ancora dell'Incarnazione di Cristo. Dio Padre la crea già tutta pura, tutta immacolata.... non ha bisogno di arrivare alla morte in Croce del Figlio, per essere salvata....! 
Ma l'essere "nuova Eva", in Maria assume anche un'altra connotazione.
  • In principio, Eva -come Adamo- era una donna pura: il peccato abita in lei dopo essersi cibata della mela. A seguito della caduta, quel peccato originale si riversa quindi su tutti gli uomini e su tutte le donne. Maria è la nuova Eva perché è la TUTTA PURA, è la donna che finalmente riassume in sé la purezza, la femminilità scevra dalla malizia, dalla perversione, dal peccato. Ed in questo senso, scriveva Santa Teresa Benedetta della Croce, la sua Immacolata Concezione, la sua integrità, la sua purezza, "non è qualcosa di accidentale, ma fa parte della sua stessa natura.  E' l'Immacolata Concezione, in quanto Ella si distingue da tutti gli altri figli di Adamo".
Infine, l'ultimo aspetto è quello di Maria nuova Eva perché "socia" del nuovo Adamo, che è Cristo.
  • Come Eva fu "socia" di Adamo nel peccare....Maria è socia di Cristo nell'opera della Redenzione. Si legge nella Costituzione dogmatica Lumen Gentium: "Predestinata fin dall'eternità quale Madre di Dio insieme all'incarnazione del Verbo, la beata Vergine è stata qui in terra, per disposizione della provvidenza divina, l'alma madre del Redentore divino, l'associata singolare e più di ogni altro generosa, e l'umile serva del Signore. Concependo Cristo, generandolo, nutrendolo, presentandolo al Padre nel tempio, soffrendo insieme col suo Figlio che moriva in croce, ella ha COOPERATO IN MODO UNICO ALL'OPERA DEL SALVATORE, in obbedienza e fede, in speranza e carità ardente, per restaurare la vita soprannaturale degli uomini. La creatura non può mai addizionarsi al Verbo Incarnato e redentore. Ma come accade per il sacerdozio di Cristo che viene partecipato in vari modi sia ai ministri sacri sia al popolo dei fedeli, e come accade per l'unica bontà divina che viene diffusa nelle creature in modi diversi; così anche L'UNICA MEDIAZIONE DEL REDENTORE NON ESCLUDE, MA SUSCITA NELLE CREATURE UNA VARIA COOPERAZIONE, CHE E' PARTECIPAZIONE DELL'UNICA FONTE.  La chiesa non esita a riconoscere apertamente QUESTA FUNZIONE SUBORDINATA DI MARIA, NE FA CONTINUAMENTE ESPERIENZA, E LA RACCOMANDA AL CUORE DEI FEDELI, PERCHE' SOSTENUTI DA QUESTO MATERNO AIUTO, SI UNISCANO PIU' INTIMAMENTE AL LORO MEDIATORE E REDENTORE".
Che la Vergine Maria aiuti anche noi a vivere pienamente la nostra "cooperazione" come partecipazione dell'unica fonte che è Cristo.
Che ci sia modello ed incentivo a ritenerci "servi inutili" che lo Spirito Santo possa lavorare con docilità, per farci diventare strumenti nelle mani del Padre, attraverso la mediazione dell'Unico Mediatore, Cristo Gesù!

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