martedì 11 ottobre 2011

NOVENA A SANTA TERESA D'AVILA- Sesto giorno:nessuno si perderà senza saperlo! Approfittiamo degli "avvertimenti" della coscienza!




O Santa Teresa di Gesù, che in terra hai tanto amato il tuo e nostro Dio ed ora in cielo lo ami con amore più puro e più grande: tu che hai sempre desiderato di vederlo amato da tutti gli uomini, ottieni, ti preghiamo, anche per noi la scintilla di questo santo amore. 
Fa' che tutte le nostre opere siano sempre impiegate nel compiere la volontà di Dio, che merita di essere infinitamente ubbidito e amato. 
Ottienici queste grazie, tu che tanto puoi presso di Lui, affinchè veniamo a goderLo con te, nella beata eternità del Paradiso. 

Amen







"Figlia mia, la luce è molto diversa dalle tenebre.
Io sono fedele.
Nessuno si perderà senza saperlo.
S'ingannerà chi si ritenga sicuro a motivo delle consolazioni spirituali.
La vera sicurezza sta nella testimonianza della buona coscienza, ma nessuno pensi di poter vivere nella luce con le sole sue forze, così come non potrebbe evitare il sopraggiungere della notte, perché la grazia è opera mia.
Il mezzo migliore per trattenere la luce è capire che essa viene da me e che l'anima è del tutto impotente a tale riguardo.
Infatti, anche se ne gode, basta che per un attimo io mi allontani, perché si faccia notte.
La vera umiltà consiste, per l'anima, nel conoscere quello che essa può e quello che posso io" 
(Gesù a Santa Teresa)

Non facciamoci scoraggiare se, nella nostra vita, i momenti di buio superano quelli del godimento.
Facciamo la volontà di Dio, Gli chiediamo di sorreggerci nel momento della prova, ci aggrappiamo al Crocifisso, ci confidiamo con dei buoni amici e cerchiamo di far comprendere a chi ancora è zoppicante, che nella vita solo Dio è immutabile.
Questo ci ha insegnato, fin qui, Santa Teresa.
Ora Gesù dice a lei, e dice anche a noi, che non dobbiamo temere di uscire dalla Sua via, se ci abbandoniamo a Lui ed in Lui.
Se in tutto quello che facciamo la nostra coscienza si sente "a posto", se temiamo di offendere Dio, allora non possiamo sbagliare.
Chi comincia a prendere strade diverse da quelle del Signore, almeno finché non è completamente (purtroppo) radicato nel male, sente i rimorsi di coscienza.
Capisce che sta sbagliando, che va contro il volere divino....

Se ci dovesse allora capitare la "sfortuna" di avere rimorsi di questo genere, non lasciamoci spaventare oltre misura: prendiamoli come l'avvertimento che il Signore ci consente di avere per ritornare sulla retta via, perché, come dice a Santa Teresa, "nessuno si perderà senza saperlo".
Siamo in tempo per riprendere il giusto cammino!

Se invece la nostra coscienza è tranquilla e ci sentiamo veramente piccoli, peccatori, davanti agli occhi di Dio, non temiamo, facciamoci portare da Lui come un bimbo nelle braccia della Mamma! 

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