lunedì 31 ottobre 2011

DALLE CASTAGNE ALLA COMUNIONE DEI SANTI!





O Dio onnipotente ed eterno,
 che doni alla tua Chiesa la gioia di celebrare in un'unica festa
 i meriti e la gloria di tutti i santi, 
concedi al tuo popolo, 
per la comune intercessione di tanti nostri fratelli, 
l'abbondanza della tua misericordia.

(Orazione finale dei primi vespri della solennità di tutti i Santi)







Dal volume "Don Bosco che ride" di Luigi Chiavarino:

"La domenica dopo la festa dei Santi del 1849, si era fatto nell'oratorio l'esercizio della buona morte, ossia la confessione e la comunione da tutti i giovani interni ed esterni.
E alla sera, don Bosco li condusse a visitare il camposanto, con la promessa di regalare loro le castagne quando fossero ritornati.
Mamma Margherita ne aveva comperati tre sacchi; ma poi, pensando che mezzo sacco sarebbe bastato per far divertire quei giovani, si limitò a far cuocere quelle.
Ritornati i giovani, e schieratisi come soldati in attesa, don Bosco si accinse alla distribuzione, riempiendo ad ognuno il berretto.

-Che fai!_ gli gridò allora la madre. -Non ne abbiamo abbastanza!-
-Ma sì!...-soggiunse don Bosco; - ne abbiamo tre sacchi!

-Ma le altre non sono cotte!

-O cotte o non cotte, continuiamo come abbiamo cominciato!
E continuò realmente a dare ad ognuno pieno il berretto.

Intanto il cesto si vuotava; non ve ne erano più che poche manate, e i giovani erano ancora molti.
Alle grida di gioia, successo a poco a poco un silenzio d'ansietà: tutti temevano di restar senza.
Ma don Bosco, che non si sgomentava mai, li incoraggiava dicendo:

-Le migliori stanno in fondo.  Niente paura!"

Come andò a finire la storia delle castagne?
Andò a finire che bastarono per tutti i ragazzi dell'oratorio...ed anche per don Bosco e mamma Margherita.
Da quel giorno, nelle case salesiane, alla sera del primo novembre si distribuiscono le famose "castagne cotte".

Questo episodio straordinario, dal sapore tutto...don boschiano... mi fa pensare...alla comunione dei Santi!
A volte ci riflettiamo molto poco, ma in verità partecipare a questa comunione...è un po' come attingere al sacco di castagne cotte di don Bosco: ad un certo punto ci pare di non aver niente da "prendere", ma ecco che le mani si riempiono e riempiono...e non per questo si esaurisce il contenuto del sacco da cui attingiamo!
I doni dei santi sono un po' come le castagne nel sacco....in quel sacco ci possiamo (e dovremmo!) stare tutti, facendoci dono reciproco gli uni per gli altri!


Il Catechismo della Chiesa Cattolica ci dice infatti che "La comunione dei santi è la Chiesa" (CCC 946), e sappiamo che la Chiesa è sia quella trionfante (i santi in Paradiso), che quella purgante (quanti, in Purgatorio, si purificano per raggiungere il pieno possesso di Dio), quanto quella -infine- militante, cioè noi tutti che lavoriamo per farci santi in questo pellegrinaggio terreno.
La comunione dei santi, intesa come "comunione di beni nella Chiesa" (CCC 947) è sia "comunione delle cose sante" che "tra le persone sante" (CCC 948): questo implica che possiamo veramente "scambiarci" dei doni preziosissimi, arricchendoci gli uni dei beni degli altri.
A ben pensarci, è in Cristo Gesù che noi diamo avvio a questa "comunione" straordinaria, come ci dice San Paolo: "Abbiate in voi gli stessi sentimenti che furono di Cristo Gesù" (Fil 2,8)...e Gesù non è stato "geloso" e ha voluto mettere i Suoi beni a nostra disposizione, addirittura offrendoci la "COMUNIONE TOTALE" con Lui, nell'Eucaristia.
Detto così può sembrare un discorso astratto, ma alcuni esempi possono essere maggiormente efficaci nel chiarire il concetto.

Uno ce lo porta Santa Teresa del Bambino Gesù, che alla sua novizia Suor Maria della Trinità, diceva: "Oggi sono molto consolata di avere una voce tanto debole per cantare nel coro e ringrazio Gesù di avermi dato una figlia che ne ha per due...Gli offro la vostra voce come se fosse la mia".
E' un esempio di...comunione molto "spicciolo", ma veramente illuminante!

Quando pensiamo alla comunione dei santi, possiamo realmente spaziare dal campo dei carismi, dei dono più elevati e sublimi -straordinari anche- che vengono messi a disposizione e per il bene della Santa Chiesa, a quelli apparentemente più banali, ma che nell'ottica dell'economica divina hanno un loro peso, una certa importanza, una determinata utilità.

La comunione dei Santi si realizza quando invochiamo i Santi che ci precedono in Paradiso, affinché non solo mettano a disposizione il loro "potere" di intercessione, ma anche -e forse ci pensiamo poco- quando li invochiamo affinché ci donino un po' di qualche loro "speciale" bene che hanno posseduto!
A Gesù, il Santo dei Santi, chiediamo con  una breve e bella giaculatoria: "O Gesù, rendi il nostro cuore simile al Tuo"....il che equivale a dirGli: Gesù, dammi la mitezza del Tuo Cuore, concedimi la Tua Umiltà....
Questa non è ATTUAZIONE PRATICA della COMUNIONE DEI SANTI?

Allora perché non provare a fare la stessa cosa rivolgendoci a Maria Santissima ed anche ai santi che ci sono più cari?
Se ci troviamo in una situazione che, ad esempio, richieda una particolare delicatezza, invochiamo la Madonna affinché ci conceda un po' della sua dolcezza....
se dobbiamo affrontare una situazione in cui ci venge richiesta una buona memoria, rivolgiamoci ai santi che furono caratterizzati da una straordinaria capacità di memorizzazione, ad esempio lo stesso don Bosco!
E così via.....
Non dimentichiamo nemmeno il nostro Angelo Custode, che ci è sempre vicino ed è pronto a rispondere alle nostre invocazioni di aiuto!
Anch'egli fa parte della Chiesa trionfante e vuole mettere a nostra disposizione i suoi doni, in forma di consiglio, di prudenza, di incremento della nostra devozione, del nostro amore a Dio ed anche di conoscenza!

L'esempio di Santa Teresina, sopra riportato, ci fa però pensare anche e più direttamente, alla comunione dei santi nella Chiesa militante: ciascuno di noi possiede un qualche "dono" ricevuto dal Signore.
Proviamo ad...approfittarne in vari modi!
Uno può essere quello di prendere spunto dall'esempio di chi è particolarmente prudente nell'agire, perché la prudenza è una virtù cardinale, magari in qualcuno coltivata più che in altri; un ulteriore modo può essere quello di PREGARE per ottenere un po' di quella specifica "ricchezza" che un altro possiede...ad esempio il coraggio....
un altro ancora può consistere nell'offrire -come faceva la santa carmelitana- il dono di altri al Signore, anche per noi che ne siamo carenti.
Non è una cosa da nulla...anzi, è un riconoscere umilmente la nostra povertà, ringraziando al contempo il Signore di aver donato quel bene ad un nostro fratello.....

Ecco che allora appare chiaro come il miracolo delle castagne di don Bosco si presti ad una riflessione sui santi e sulla comunione fra di essi.
A volte pensiamo poco a quanto abbiamo da "comunicarci" e pensiamo che gli scambi fra di noi si limitino a pregare i i Santi affinché ci aiutino ottenendoci delle grazie temporali o spirituali, e dandoci una mano su questa terra....
A quel punto pensiamo di aver fatto quanto era in nostro potere e che il "sacco" dello scambio si sia vuotato completamente.
Altre volte riteniamo che la "comunione" sia solo dare qualche spicciolo al povero che incontriamo fuori casa....e che, anche lì, il nostro sacco di castagne stia per svuotarsi e sia necessario "interrompere" la distribuzione dei "frutti".
Invece no, quel sacco è ancora pieno, anzi è sempre pieno, ed apparentemente è ricolmo solo delle stesse "quattro castagne", ma quelle castagne sono "speciali"....perché ogni dono, ogni carisma è come dotato di una capacità "autoriproducente", autorigenerante!
Più esso viene messo a disposizione degli altri, meno si esaurisce...più si espande, raggiungendo nuove persone!

Che don Bosco e la Vergine Ausiliatrice di cui egli era tanto devoto, ci aiutino a comprendere sempre di più l'importanza e la bellezza della COMUNIONE DEI SANTI!
Che ci rendano capaci di farci anche noi....un sacco di castagne "ben cotte", pronte ad essere donate agli altri SENZA MISURA! Anche noi abbiamo dei doni da mettere in comunione!

Buona festa a tutti!

Nessun commento:

Posta un commento