giovedì 15 settembre 2011

MARIA ADDOLORATA- La tunica di Gesù

Roma- Via Crucis in Via della Conciliazione- Aprile 2011

I soldati ... presero le vesti di Gesù, ne fecero quattro parti – una per ciascun soldato – e la tunica. 
Ma quella tunica era senza cuciture, tessuta tutta d’un pezzo da cima a fondo. 
Perciò dissero tra loro: “non stracciamola, ma tiriamola a sorte a chi tocca”.  
Così si compiva la Scrittura, che dice:  
“Si sono divisi tra loro le mie vesti e sulla mia tunica hanno gettato la sorte”. 
(Gv 19, 23-24)
 
 
La tunica di cui parla il Santo Vangelo era stata cucita da Maria Santissima ed era una tunica "speciale": tessuta tutta d'un pezzo, ci dice l'evangelista, senza cuciture.
Era come una "seconda pelle" senza elementi esterni, senza fili non necesari, quasi a simboleggiare ulteriormente quella purezza, quella grazia pienissima di cui era ricolmo il Figlio di Dio, anzi, che E' il Figlio di Dio.
Ma anche quella purezza e quella grazia immacolata che era, che E' Maria Santissima.

Proviamo ad immaginare l'amore profondissimo con cui la Madonna confezionò quella veste, sapendo che non solo avrebbe rivestito il corpo del Suo amatissimo Figlio, ma addirittura il corpo Verginale e Santo, anzi, SACRO di Dio stesso.

Se è vero che quando si fa una cosa con amore quell'amore si trasfonde un po' nell'oggetto creato e si trasmette a chi lo possiede, è facile pensare che quella tunica fosse dunque speciale anche per un altro motivo: era un ulteriore pegno d'amore di una Madre perfetta per un Figlio perfetto, era un sigillo, una "protezione". Quasi un ricordarci che la Vergine ha dato realmente "carne umana" al Figlio di Dio, che Gesù da lei ha preso sangue, cellule, nutrimento, tratti somatici....
Che mistero: Maria è rivestita di Gesù, ma anche Gesù è rivestito di Maria!
Mi piace immaginare che nel doloroso calvario, Nostro Signore abbia più volte portato le mani, con infinito affetto, sulla stoffa di quella tunica, quasi per sentire, oltre che nel Suo Cuore, anche con la Sua Carne Umana, l'affetto della Mamma Sua, in quei dolorosi momenti.
Mi piace pensare che il contatto di quella tunica Lo abbia avvolto come in un abbraccio materno, al pari di quanto avveniva mentre Gesù, ancora un semplice "embrione" e poi feto, sguazzava nelle acque lutee del ventre di Maria.
Che consolazione, per il Figlio di Dio caricato dei nostri peccato, sentire, attraverso quella tunica, lo stesso abbraccio che la Sua dolce Madre Gli donava quando era ancora molto piccolo, quello stesso abbraccio che Gli diede al momento della partenza per la Sua "missione", quando a trent'anni lasciò la Sua casa, per dedicarsi alla Sua vita pubblica.

Eppure, ad un certo punto, il Figlio di Dio si lascia spogliare di quella veste.
Si lascia spogliare dell'ultimo "regalo" materiale della Sua Mamma.
Che strazio, per Maria Santissima, vedere il Puro dei Puri denudato, svergognato, dileggiato.
Che dolore immenso, per il Signore, vedere che quella tunica tessuta con tanto amore dalla Vergine, deve esserGli tolta.
Ma anche, quale gioia, poiché in quella tunica stracciata è raffigurata la Chiesa che si diffonde nel mondo!

Da un dolore immenso, per un pegno d'amore di una Madre che viene così avidamente sottratto ad un Figlio, nasce un amore più grande: Maria Addolorata già in quel momento diffonde il suo purissimo amore di Madre su ogni angolo del mondo in cui ci sia la Chiesa.
La sua tunica, che era tutta d'un pezzo, il suo amore, che come l'Amore del Figlio è un amore "indiviso", "infinito", viene qui ad essere sottolineato nella sua "totalità", ma anche nella sua capacità di "amplificarsi".
L'amore non è egoista: la veste stracciata di Gesù, la Sua rinuncia ad essa, la rinuncia di Maria, sono un grandissimo gesto di amore per l'umanità.
Quella tunica, pur nella sua divisione, rimane simbolicamente sempre unita, perché la Chiesa di Gesù è unica, pur nelle sue diverse collocazioni geografiche....e perché Gesù stesso vuole che anche i nostri fratelli "separati" possano un giorno tornare all'unità"
"UT UNUM SINT"

Preghiamo allora, in questo giorno in cui ricordiamo la memoria di Maria Addolorata, affinché quella tunica, divisa per originare la Chiesa nel mondo, ritorni e rimanga sempre unita nel nome di Gesù.

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