lunedì 8 agosto 2011

SAN DOMENICO DI GUZMAN

(Statua di San Domenico- Convento di Soriano Calabro-VV)
Guida e proteggi, Signore, la tua Chiesa 
per i meriti e gli insegnamenti del Padre san Domenico: 
egli, che fu insigne predicatore della tua verità, 
interceda come nostro patrono davanti a te.
AMEN




Oggi si festeggia San Domenico di Guzman, fondatore dell'Ordine Domenicano, detto anche "ordo Predicatorum" in quanto elemento centrale della vita del domenicano è proprio la predicazione della buona novella, fondata su un serio studio della teologia e delle cose di Dio.


In questo senso, il santo di cui facciamo memoria può spingere ciascuno di noi a chiedersi: sulla base di che cosa porto agli altri Gesù?
Mi fondo solo sulle mie convinzioni, sulla mia personale interpretazione della figura di Cristo o seguo invece quello che dicono la Parola di Dio, il Magistero della Chiesa, il pensiero dei santi?

Nella catechesi che il Santo Padre Benedetto XVI ha dedicato a San Domenico, il 3 febbraio 2010, leggiamo:
"Questo grande santo ci rammenta che nel cuore della Chiesa deve sempre bruciare un fuoco missionario, il quale spinge incessantemente a portare il primo annuncio del Vangelo e, dove necessario, ad una nuova evangelizzazione.
Ed è consolante vedere come anche nella Chiesa di oggi sono tanti -pastori e fedeli laici- che con gioia spendono la loro vita per questo ideale supremo: annunciare e testimoniare il Vangelo"!

Il Papa ci ricorda che siamo tutti chiamati a seguire (nel nostro piccolo) l'esempio di San Domenico e a farci missionari per quel Cristo che è il tesoro prezioso da portare ai nostri fratelli.
Missionario non vuol dire soltanto uscire dai confini territoriali del nostro ambiente e recarci in Paesi lontani.
Si può essere missionari già nelle proprie case, se cerchiamo di far conoscere meglio Gesù anche ai nostri stessi familiari.
Poi si può estendere il campo d'azione al mondo del lavoro, alle amicizie....a volte anche noi che ci diciamo cattolici, conosciamo davvero poco il Signore ed abbiamo bisogno di piccoli o grandi aiuti per crescere in questo nostro rapporto con il Figlio di Dio.


Ma come possiamo svelarLo agli altri se non Lo conosciamo? 
Come possiamo dare la VERA immagine di Gesù se non ci nutriamo della Bibbia e del pensiero della Chiesa che, attraverso il magistero e la tradizione, nulla aggiunge alla Rivelazione, ma la interpreta, la svela, ce la porge anche con modalità adatte ai nostri tempi, pur rimanendone identica la sostanza?
San Domenico ci rammenta che non conta solo predicare...ma COME predicare e su quali basi formare la nostra conoscenza di Dio per poter spingere anche altri a farsi Suoi amici.


Dice sempre il Papa: 
"Domenico, con un gesto coraggioso, volle che i suoi seguaci acquisissero una solida formazione teologica, e non esitò a inviarli nelle Università del tempo, anche se non pochi ecclesiastici guardavano con diffidenza queste istituzioni culturali. 
Le Costituzioni dell’Ordine dei Predicatori danno molta importanza allo studio come preparazione all’apostolato.
 Domenico volle che i suoi Frati vi si dedicassero senza risparmio, con diligenza e pietà; uno studio fondato sull’anima di ogni sapere teologico, cioè sulla Sacra Scrittura, e rispettoso delle domande poste dalla ragione. 
Lo sviluppo della cultura impone a coloro che svolgono il ministero della Parola, ai vari livelli, di essere ben preparati. 
Esorto dunque tutti, pastori e laici, a coltivare questa “dimensione culturale” della fede, affinché la bellezza della verità cristiana possa essere meglio compresa e la fede possa essere veramente nutrita, rafforzata e anche difesa. In quest’Anno Sacerdotale, invito i seminaristi e i sacerdoti a stimare il valore spirituale dello studio. 
La qualità del ministero sacerdotale dipende anche dalla generosità con cui ci si applica allo studio delle verità rivelate".

Il vero apostolo conosce Colui del quale si fa discepolo, altrimenti rischia di portare agli altri sé stesso, le proprie convinzioni e non Dio!
Lo studio, dunque, è importante nella misura in cui ci arricchisce della Verità, ci fa crescere nell'Amore (non nella superbia!) perché ci illumina sulle Bellezze di Nostro Signore e ci rende quasi...assetati di apostolato....infatti il Santo Padre ci ricorda che: "Domenico, che volle fondare un Ordine religioso di predicatori-teologi, ci rammenta che la teologia ha una dimensione spirituale e pastorale, che arricchisce l’animo e la vita.
 I sacerdoti, i consacrati e anche tutti i fedeli possono trovare una profonda “gioia interiore” nel contemplare la bellezza della verità che viene da Dio, verità sempre attuale e sempre viva".

Cominciamo allora anche noi a "studiare": ciascuno lo faccia secondo la naturale predisposizione per un tipo di testo piuttosto che di un altro, per una "materia" anziché per l'altra; ciascuno inizi a "conoscere" il Signore anche attraverso la teologia partendo da cose apparentemente semplici....
Abbiamo a disposizione la Bibbia ed in particolar modo il Santo Vangelo; possiamo poi usufruire del Catechismo della Chiesa Cattolica ed infine, prestare attenzione alla voce del Papa.
....buono studio a tutti e auguri a quanti portano il nome di Domenico!

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