mercoledì 9 febbraio 2011

NOVENA ALLA BEATA VERGINE DI LOURDES- Ottavo giorno: La nostra fede può trasformare anche gli altri!-


NOVENA ALLA BEATA VERGINE DI LOURDES  


O Vergine Immacolata, Madre di Misericordia, salute degli infermi, rifugio dei peccatori, consolatrice degli afflitti, Tu conosci i miei bisogni, le mie sofferenze; degnati di volgere su di me uno sguardo propizio a mio sollievo e conforto.

Con l'apparire nella grotta di Lourdes, hai voluto ch'essa divenisse un luogo privilegiato, da dove diffondere le tue grazie, e già  molti infelici vi hanno trovato il rimedio alle loro infermità spirituali e corporali.

Anch'io vengo pieno di fiducia ad implorare i tuoi materni favori; esaudisci, o tenera Madre, la mia umile preghiera, e colmato dei tuoi benefici, mi sforzerà d'imitare le tue virtù, per partecipare un giorno alla tua gloria in Paradiso. 
Amen.

3 Ave Maria
Nostra Signora di Lourdes, prega per noi.
Sia benedetta la Santa ed Immacolata Concezione
 della Beatissima Vergine Maria, Madre di Dio.


"Martedì 7 aprile, alle cinque del mattino, Blazy mantiene la promessa: Bernadette è in ginocchio a Massabielle e un centinaio di persone è gi riunito.
Blazy ha fornito Bernadette di un grosso cero, che costuitrà il punto di riferimento, e la veggente lo ha posato per terra, tanto è pesante.
Lo stringe in alto, tra le due palme, e le mani giunte a forma di conchiglia proteggono la fiamma.
Durante l'estasi, il fuoco sembra giocare tra le sue dita.
Il dottor Dozous è sconvolto.

Al termine dell'apparizione, che quel giorno dura una mezz'ora, egli afferra le mani della veggente, le rigira, ne asciuga una col risvolto della sua manica e mormora in dialetto:

-Non c'è niente-..!
E aggiunge: Non so che cosa tu veda, ma ora sono sicuri che vedi qualcosa".
(René Laurentin- Bernardetta vi parla)

Siamo all'ottavo giorno della novena alla Vergine di Lourdes.
Oggi Bernadette ci parla della...prova del fuoco, una prova che riesce a " convertire" il medico del paese, il dottor Douzus.

Quante volte, nel corso della nostra vita, anche noi siamo invitati a passare attraverso la prova del fuoco?

Si può trattare di una grave malattia, di una perdita affettiva, di un disastro economico, di una sofferenza morale e spirituale.
Come la affrontiamo? Riusciamo, come Bernadette, a tenere gli occhi talmente fissi in Dio, attraverso l'intercessione della Vergine Maria, da riuscire a non "scottarci", ma ad attraversare quel dolore senza che esso ci "uccida" o ci ferisca irrimediabilmente?



Pensiamoci, riguardando magari gli anni trascorsi, per capire se abbiamo assunto lo stesso atteggiamento fiducioso e sereno di Bernadette.
Se lo abbiamo già fatto, rimbocchiamoci le maniche per i momenti dolorosi che inevitabilmente si ripresentano nella vita di ciascuno e prendiamo l'impegno di affrontarli sempre con lo stesso spirito di fortezza e di fede.
Se invece non siamo stati in grado, in passato, di adottare questo coraggio, facciamoci animo ed impegniamoci per l'avvenire.
Solo così, infatti, è possibile dare un segno, una testimonianza concreta a chi ci sta intorno, specialmente ai non credenti -ma anche ai cattolici "tiepidi"- della straordinaria speranza che alimenta un cristiano, e del potere della fede.

Recentemente è stata beatificata Chiara Luce Badano: anche lei è passata attraverso la prova del fuoco, insieme a tutta la sua famiglia.
Un tumore osseo l'ha portata in Cielo in poco più di due anni.
Ma quanta "speranza", quanta fede e quanto coraggio si sono respirati in lei, e da lei si sono irradiati alla sua famiglia, ai suoi amici, a chi ancora oggi si avvicina alla sua figura!
La sua "prova del fuoco" e quella dei suoi genitori, sono stati il mezzo concreto per mettere in pratica quello che ci sottolinea il Vangelo: "Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli" (Mt 5,16)

Chiara Badano, nel suo vivere la malattia come tempo di offerta e di approfondimento del rapporto con Gesù, di crescita spirituale insieme alla sua famiglia, di donazione agli amici, ha fatto risplendere proprio questa luce di cui scrive Matteo: la Luce della Vita che abita in noi.
Ed è stata in grado di far si che anche altri, vedendo questa Luce, rendessero e rendano ancora oggi, gloria al Padre, prendendo la sua capacità di offerta, di vita coerentemente cristiana, come modello, come slancio alla conversione...o almeno ad una iniziale riflessione su ciò che comporta l'essere realmente cristiani.

Ecco cosa scrisse il medico curante della Badano, "agnostico, che tante volte è salito" nella cameretta-mansarda della Badano: "da quando ho conosciuto Chiara, il suo comportamento e quello dei genitori, qualcosa è cambiato dentro di me.
Qui c'è coerenza, qui del cristianesimo mi quadra tutto".

Che Bernardette e Chiara Badano, ci aiutino ad essere coerentemente testimoni del Vangelo, anche nelle nostre "prove del fuoco", così come lo fu la Vergine Santissima, ai piedi della Croce!

Nessun commento:

Posta un commento