sabato 13 novembre 2010

TRIDUO A SANTA GERTRUDE DI HELFTA. Primo giorno: le Piaghe di Nostro Signore



O Dio, che ti sei preparato una degna dimora nel cuore di Santa Geltrude vergine,
rischiara le nostre tenebre 
perché possiamo gustare la gioia della tua viva presenza nel nostro spirito.

Amen


Da "L'araldo del Divino Amore" (scritto autografo di Santa Gertrude):

"Ho sentito come se dal cielo a me, senza esserne affatto degna, venisse conferito ciò che prima avevo chiesto nella predetta orazione, ovvero ho avuto spiritualmente la consapevolezza che nel profondo del mio cuore, quasi in precise zone, si imprimevano le venerabili e adorabili stimmate delle tue santissime piaghe, attraverso le quali hai medicato l'anima mia, facendomi bere al contempo alla coppa del nettare d'amore.
Tuttavia la mia indegnità non aveva consumato l'abisso della tua misericordia giacché per la sovrabbondanza della tua grandissima generosità ho ricevuto anche questo memorabile dono, e cioè che, ogni volta che durante il giorno recitavo cinque versetti del salmo Benedici, anima mia con l'intenzione di rendere spiritualmente omaggio a quelle impronte d'amore, io non posso affermare che mi sia mai venuto a mancare un qualche speciale beneficio".

Queste parole della Santa, illustrano -in parte- l'iconografia delle sue rappresentazioni, che di norma la vedono raffigurata con il cuore ben visibile, all'interno del quale si scorge il Bambino Gesù.
Geltrude ha posto, al centro del proprio cuore, proprio il Signore, facendone il "perno" attorno cui e verso cui orientare la propria vita.
E il Signore stesso ha impresso nel cuore della sposa, le Sue Sante Piaghe, che come dice la stessa Santa, furono motivo a loro volta di altre grandi doni:

1) "ho ricevuto la grazia di deporre sulle piaghe dei tuoi santi piedi ogni ruggine dei peccati e il piacere meschino della mondanità;

2) "di lavare ogni macchia di carnale ed effimero godimento ad una fontana d'amore da cui sono sgorgati per me sangue ed acqua"; 

3) "di sostare a requie dello spirito sulla ferita della tua mano sinistra quasi come la colomba che si affretta a fare il nido nelle fenditure della roccia";

4) "di appropriarmi con fiducia, accostandomi alla piaga della mano destra, di tutto quanto mi manca al raggiungimento della virtù e che lì è riposto interamente per me";

5) "resa pura da ogni forma di peccato e compensata nella scarsezza dei miei meriti, ho potuto godere in un casto abbraccio della tua tanto desiderabile e dolce presenza".

Le piaghe di Nostro Signore sono un "regalo" prezioso per tutti noi.
Sono il segno "tangibile" del Suo Amore senza confini per le Sue Creature.
Quante volte, nel corso della giornata, andiamo con il pensiero amoroso a quelle Ferite?
Ringraziamo Gesù per essersi fatto "martoriare" per amore nostro?
Cerchiamo rifugio in quelle Piaghe?
Eppure, tante volte, ad innumerevoli Santi, il Signore ha proprio consigliato di far questo: nelle prove, nei dolori, nelle solitudini, andare a cercare conforto e riparo in quelle Piaghe che sono fonte inesauribile dell'Amore Divino.

Che per intercessione di Santa Gertrude, anche noi possiamo amare e onorare le Piaghe di Nostro Signore, e trovarvi conforto nelle nostre difficoltà!

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