martedì 16 novembre 2010

FESTA DI SAN GIUSEPPE MOSCATI: purifichiamo la nostra anima!


PREGHIERA A SAN GIUSEPPE MOSCATI
 PER OTTENERE AIUTO IN OGNI NECESSITA'



San Giuseppe Moscati, che hai tanto amato in vita i malati,
sempre sollecito nell'aiutarli e nel consolarli, 
alla tua bontà soccorritrice mi affido in questa necessità ....
La gloria di Dio, che ti accompagnava nel tuo ministero di medico,
facendoti operare  di sopra delle forze umane,
rifulga ora su di me e mi porti la grazia del Padre,
che tanto desidero.
AMEN

Oggi celebriamo, fra gli altri, San Giuseppe Moscati, medico, nato a Benevento il 25 luglio 1880 e morto a Napoli il 12 aprile 1927, a 47 anni.
Fu beatificato da Paolo VI nel 1975 e canonizzato da Giovanni Paolo II, il 25 ottobre 1987.

Spese tutta la sua vita nell'esercizio della sua professione medica, vedendo nel proprio lavoro un modo di curare non soltanto il corpo, ma soprattutto l'anima dei suoi pazienti, di riconoscere in tutti loro il volto sofferente di Cristo, l'umanità bisognosa di affetto e di cure...di conversione.

Animato dal fervente amore a Gesù Eucaristico, si spense nella sua casa, consumato letteralmente dalla sua "vocazione" di cattolico e da quella di medico , vissuta come mezzo per testimoniare concretamente la sua fede.

Sono numerose le testimonianze di chi lo conobbe, molte delle quali rivelano un tratto caratteristico dei santi: l'attualità del loro essere "amici di Gesù" e fari per l'uomo di ogni tempo.

A tal proposito, ecco un episodio, riportato in un volume dedicato alla figura di questo santo medico:

"Durante la guerra del 1915-1918 Moscati si dedicò interamente alla cura dei soldati dilaniati nel corpo, affranti nello spirito, spesso avvelenati dal settarismo...
Le autorità militari hanno piena fiducia nel prof. Moscati e, oltre a inviargli i casi di più difficile interpretazione diagnostica, gli affidano anche i provvedimenti medico-legali.
I giovani a contatto col grande clinico, vigile, attento e premuroso, ritrovano la fede, la serenità e la salute.
Di questo periodo rimane una lettera scritta da Moscati alle autorità militari in difesa dei soldati degenti, accusati di dedicarsi a letture sovversive.
Moscati, dopo aver dichiarati di essersi compiuto di vivere un po' la vita dei soldati ricoverati, afferma con certezza che il loro tempo trascorreva in svaghi innocenti, in letture buone, in lettere scritte ai cari, in momenti di preghiera.
Alcune volte però aveva trovato libri osceni e in quel caso egli li correggeva pubblicamente: 
«Qualche volta ho rintracciato dei numeri arretrati del giornale nefasto per la sua larvata oscenità, e li ho lacerati in pubblica sala, deplorando la mollezza di quei pochissimi che li avevano letti, e ne ho fatto anche un rogo alla presenza di infermieri e di dame dicendo che erano soldati vili e indegni d'Italia coloro che avessero letto cose tanto miserabili »

Ai nostri giorni, non solo la stampa è piena di oscenità, ma anche televisione, radio, libri, non fanno che divulgare un messaggio "ricolmo" di "carnalità" disordinata, di violenza, di rancori, di futilità.
Un messaggio che anche i più piccoli, spesso lasciati soli davanti a questi "strumenti di comunicazione", possono -consapevolmente o meno- ingerire....e forse anche digerire!

A volte, siamo involontariamente assaliti dalla sporcizia: basta andare per strada...dare un'occhiata in giro...ascoltare.... troveremo la ragazzina mezza nuda che porta a spasso la sua bellezza adolescenziale o matura troppo esibita; la cricca di uomini adulti che raccontano sconcezze infarcite di parolacce; il gruppetto di ragazzini che si mollano calci e pugni, magari per spartirsi le figurine dei calciatori....

Abbiamo, noi che ci definiamo cattolici, il coraggio di seguire l'esempio di Cristo, che nel Vangelo ci chiede di purificarci da ciò che è impuro, e di evitare che l'impuro esca dal nostro stesso cuore?



 Non capite che tutto ciò che entra nell'uomo dal di fuori non può contaminarlo, perché non gli entra nel cuore ma nel ventre e va a finire nella fogna?". 
Dichiarava così mondi tutti gli alimenti. 
Quindi soggiunse: "Ciò che esce dall'uomo, questo sì contamina l'uomo. 
 Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono le intenzioni cattive: fornicazioni, furti, omicidi, 
 adultèri, cupidigie, malvagità, inganno, impudicizia, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. 
 Tutte queste cose cattive vengono fuori dal di dentro
 e contaminano l'uomo".  (Mc 7, 18-23)






San Giuseppe Moscati ci invita ad essere testimonianza viva, prima di tutto ripulendo noi stessi dalle cattive abitudini: perché correre il rischio di "inquinarci" l'anima, guardando certi spettacoli o leggendo certe riviste e libri, che mescolano magari cose buone, a nefandezze varie?
Si potrebbe dire: "Ma io so scegliere, faccio la differenza e tengo solo il buono che vedo o sento! Il Vangelo dice che non è quello che viene da fuori, che può contaminarmi"!

....ma provate a pensare ad un panno bianchissimo, di velluto morbido, che venga deposto in un cestino che contenga, contemporaneamente, panni puliti e panni sporchi di olio e sugo....muoviamo il cestino per qualche secondo, in modo che anche il panno bianco, fra gli altri, si "sposti": ne uscirà sicuramente con qualche macchiolina, non potendo rimanere indenne dalle macchie con le quali è venuto a contatto.


Così è anche la nostra anima: a noi sembra di farla uscire "indenne" da certe situazioni, ma non è così.
Si depositano su di essa granelli di polvere che, col tempo, rischiano di ricoprirla, rendendoci assuefatti alla sporcizia, alla mancanza di candore, facendoci giustificare ogni cosa in virtù del fatto che "non ci sia poi niente di male".


Occorre allora essere sempre vigilanti, evitando le occasioni di peccato ed eliminando ciò che rischia di "contaminare" il nostro biancore....di pensieri, di parole, di azioni!

Fatto questo primo passo, cerchiamo di seguire le impronte del medico santo, facendoci "megafono" della purezza anche per gli altri.
Chi ci sta intorno non dovrà avere solo il nostro esempio, come modello, ma sentire anche la nostra voce.

Così, cerchiamo di consigliare a chi ci sta accanto, di non seguire certi programmi televisivi, o di abbandonare certe letture.... chi è genitore, potrà invitare i propri figli ad usare un abbigliamento che non sia mezzo per esibire il corpo, ma per valorizzarlo riconoscendovi un dono del Signore, senza per questo doverlo "mettere a nudo".... e così via....

Che San Giuseppe Moscati ci aiuti, implorando per noi, da Nostro Signore, il coraggio per essere portatori di purezza e difensori della purezza, nel mondo in cui viviamo.

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