venerdì 25 settembre 2009

Spiritualità carmelitana / 5




NOVENA A SANTA TERESA DI LISIEUX / 4
Gesù è l'ascensore che ci farà arrivare alle vette della santitàSP

Nel quarto giorno della novena a Santa Teresina, leggiamo un brano tratto dal Manoscritto C di "Storia di un'anima", lasciando che sia Teresina stessa a spiegare come farci piccoli, per diventare Santi!
Invece di scoraggiarmi, mi sono detta: il Buon Dio non potrebbe ispirare desideri irrealizzabili; quindi, nonostante la mia piccolezza, posso aspirare alla santità. Farmi diversa da quel che sono, più grande, mi è impossibile: mi devo sopportare per quello che sono con tutte le mie imperfezioni; ma voglio cercare il modo di andare in Cielo per una piccola via bella dritta, molto corta, una piccola via tutta nuova.
Siamo in un secolo di invenzioni: oggi non vale più la pena di salire i gradini d iuna scala: nelle case dei ricchi un ascensore la sostiutisce vantaggiosamente. Vorrei trovare anche'io un ascensore per innalzarmi fino a Gesù, perchè sono troppo piccola per salire la dura scala della perfezione.
Allora ho cercato nei libri santi l'indicazione dell'ascnsore, oggetto del mio desiderio; e ho letto queste parole uscite dalla bocca della Sapienza Eterna: Se qualcuno è molto piccolo, venga a me. Così sono arrivata a intuire che avevo trovato ciò che cercavo. E volendo sapere, o mio Dio, ciò che faresti al molto piccolo che rispondesse alla tua chiamata, ho continuato le mie ricerche ed ecco quello che ho trovato: «Come una madre accarezza il figlio, così io vi consolerò: vi porterò in braccioe vi cullerò sulle mie ginocchia!». Ah, mai parole più tenere, più melodiose hanno rallegrato la mia anima! L'ascensore che mi deve innalzare fino al Cielo sono le tue braccia, o Gesù! Per questo non ho bisogno di crescere, anzi bisogna che io resti piccola, che lo diventi sempre più. O mio Dio, hai superato ogni mia aspettativa e io voglio cantare le tue misercordie."

"Ho sempre desiderato d'essere una santa, ma, aihmè, ho sempre constatato, quando mi sono confrontata con i Santi, che tra loro e me c'è la stessa differenza che esiste tra una montagna la cui vetta si perde nei cieli e il granello di sabbia, oscuro, calpestato dai piedi dei passanti.

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